Esenzione o assoggettamento Iva per i proventi da usura?

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La Cassazione, con l’ordinanza 19618 depositata 11 settembre 2009, chiede alla Corte di giustizia delle comunità europee di fornire un’interpretazione autentica in merito all’assoggettabilità o meno ai fini Iva dei proventi da usura. La Cassazione si è trovata di fronte al caso di un contribuente che aveva svolto l’attività illecita di usuraio per la quale era stato condannato alla reclusione ed al pagamento di un’ingente multa al Fisco per non aver pagato l’Iva sui proventi. Il ricorso, fino alla Cassazione, del pregiudicato muove dalla questione che ancorché illegale l’attività di prestito può essere equiparata al servizio di credito legale delle banche, servizio che in virtù delle direttive comunitarie sono esenti Iva. In merito si ricorda che nella direttiva 388/77/Cee è spiegato che in ambito fiscale non conta la distinzione tra lecito e illecito. In attesa del parere della Corte di giustizia la Cassazione ha sospeso il processo che aveva visto vincere il Fisco nei due gradi di giudizio.
Anche in
  • Il Sole 24 Ore, p. 33 – Redditi da usura: nodo Iva all’esame della Corte Ue – Galimberti
  • ItaliaOggi, p. 30 – Usura attività esente Iva

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