Dichiarazioni: Immobili di interesse storico senza indicazione dell’importo del canone
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 10 marzo 2011
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Con la risoluzione n. 28, del 9 marzo 2011, le Entrate dettano le modalità di esposizione nel quadro dei fabbricati dei dati relativi ad immobili dichiarati di interesse storico e/o artistico concessi in locazione.
Si premette che:
- il reddito degli immobili in oggetto è determinato, ex articolo 11, comma 2, della legge 413/1991, con l'applicazione della minore tra le tariffe d’estimo previste per le abitazioni della zona censuaria nella quale è collocato il fabbricato;
- la Cassazione ha sentenziato che tali modalità di determinazione del reddito sono riferibili agli immobili sia se concessi in locazione ad uso abitativo sia se concessi in locazioni ad uso diverso.
Pertanto, i contribuenti titolari di diritti reali sui citati beni, concessi in locazione, possono compilare il quadro dei redditi dei fabbricati dei modelli 730/2011 e Unico/2011 senza indicare l’importo del canone di locazione, inserendo gli altri dati ed indicando nella colonna 2 il codice residuale 9 (incompatibile di per sé con l’indicazione del canone di locazione).
- Il Sole 24 Ore - Notizie In Breve, p. 31 - Canone fuori Unico sugli immobili storici
- ItaliaOggi, p. 27 - Case di pregio in locazione, in Unico la rendita catastale - Rosati
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