Corte Ue su computo ore lavorate per calcolare gli straordinari

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Corte Ue su computo ore lavorate per calcolare gli straordinari

Corte di giustizia Ue: le ferie annuali retribuite vanno incluse nel calcolo delle ore lavorate che danno diritto all’aumento per gli straordinari.

Ore lavorate per calcolare aumenti per straordinari, ferie comprese

Le norme dell'Unione europea non ammettono un meccanismo di contabilizzazione delle ore lavorate in base al quale, per calcolare gli aumenti da straordinario, le ore corrispondenti al periodo di ferie annuali retribuite del lavoratore non sono prese in considerazione come ore di lavoro prestate.

Lo ha precisato la Corte di giustizia Ue, con sentenza del 13 gennaio 2022, causa C-514/20.

I giudici europei si sono espressi in ordine ad una domanda di pronuncia pregiudiziale che verteva sull’interpretazione dell’articolo 31, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e dell’articolo 7 della direttiva 2003/88/CE in tema di organizzazione dell’orario di lavoro.

La domanda era stata presentata nell’ambito di una controversia promossa dal dipendente di una società tedesca, in merito all’inclusione delle ferie annuali retribuite nel calcolo del volume di ore lavorate che danno diritto all’aumento per gli straordinari.

La Corte federale del lavoro tedesca aveva deciso di sospendere il procedimento e di sottoporre alla Corte di giustizia Ue la menzionata questione pregiudiziale, con la quale si chiedeva se le norme eurounitarie ostassero alla disposizione del contratto collettivo applicata nel caso in esame.

Si trattava della previsione che, per determinare se e per quante ore un lavoratore avesse diritto ad aumenti per il lavoro straordinario, teneva unicamente conto delle ore effettivamente prestate, ad esclusione delle ore fruite dal lavoratore a titolo di ferie annuali minime retribuite.

Si chiedeva, in sostanza, se l’articolo 31, paragrafo 2, della Carta e l’articolo 7 della direttiva indicati dovessero essere interpretati come di ostacolo alla predetta disposizione.

Corte di giustizia: no a prassi con effetto dissuasivo sulla fruizione delle ferie

Per la Corte di giustizia, come anticipato, la disposizione in esame è da ritenere contraria alle norme dell'Unione europea: qualsiasi prassi o omissione da parte del datore di lavoro - si legge nella sentenza - che abbia un effetto potenzialmente dissuasivo sulla fruizione delle ferie annuali da parte dei lavoratori è incompatibile con la finalità del diritto alle ferie annuali retribuite.

In particolare, è stato rilevato che un meccanismo di conteggio delle ore lavorate, come quello in oggetto, fosse idoneo a dissuadere il lavoratore dall’esercitare il suo diritto alle ferie annuali retribuite durante il mese di effettuazione delle ore straordinarie.

Per i giudici europei, ciò posto, un tale sistema di contabilizzazione delle ore lavorate non risulterebbe compatibile con il diritto alle ferie previsto dall’articolo 7, paragrafo 1, della direttiva.

Da qui l'enunciazione delle seguenti conclusioni:

"L’articolo 7, paragrafo 1, della direttiva 2003/88, letto alla luce dell’articolo 31, paragrafo 2, della Carta, deve essere interpretato nel senso che osta a una disposizione di un contratto collettivo in base alla quale, per determinare se sia stata raggiunta la soglia di ore lavorate che dà diritto ad un aumento per gli straordinari, le ore corrispondenti al periodo di ferie annuali retribuite prese dal lavoratore non sono prese in considerazione come ore di lavoro prestate".

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