Conti dei professionisti, movimenti ingiustificati senza presunzioni
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 29 novembre 2014
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Con sentenza n. 25295 del 28 novembre 2014, la Corte di cassazione ha respinto il ricorso con cui l'amministrazione finanziaria si era opposta alla decisione della Ctr di annullamento di una rettifica sui redditi di un lavoratore autonomo.
Con la detta rettifica, in particolare, era stato attribuito al professionista un maggior reddito in considerazione dell'emersione, sul suo conto corrente, di alcune movimentazioni non giustificate.
Nel confermare la pronuncia impugnata, la Suprema corte ha richiamato la decisione della Consulta n. 228/2014 con la quale è stata dichiarata l'incostituzionalità della presunzione legale di maggiori compensi nell'ipotesi di prelievi non giustificati da parte del lavoratore autonomo.
Nella medesima decisione, la Cassazione ha, altresì, evidenziato come sia da ritenere insindacabile, in sede di legittimità, la motivazione con cui i giudici di merito ritengano idonea, ai fini del superamento della citata presunzione, la documentazione prodotta e le allegazioni avanzate dal professionista nell'ambito del giudizio.
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