Conflitto ucraino. Aiuti alle imprese esportatrici italiane

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Conflitto ucraino. Aiuti alle imprese esportatrici italiane

Simest lancia un intervento a sostegno delle imprese esportatrici colpite dal conflitto in atto tra Russia e Ucraina. Dal 12 luglio 2022 è stato attivato il finanziamento rivolto alle imprese esportatrici verso Ucraina, Russia e Bielorussia; invece, dalla seconda metà di settembre partirà un aiuto per le imprese esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina, Russia e Bielorussia.

Gli strumenti agevolativi sono finanziati con risorse del Fondo 394, gestito da Simest per conto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Le informazioni sono state emanate con circolare operativa 1/394/2022.

I beneficiari sono Pmi e MidCap costituite in forma di società di capitali particolarmente esposte verso Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia.

L’agevolazione consiste in un finanziamento per un importo fino a 1,5 mln di euro, nel limite del 25 % dei ricavi degli ultimi due bilanci; previsto un rimborso a tasso zero e una quota a fondo perduto fino al 40%.

Finanziamenti per imprese esportatrici in Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia. Beneficiari e requisiti

Il primo aiuto, attivo dal 12 luglio, è riservato alle imprese che:

  • abbiano depositato presso il Registro imprese almeno tre bilanci relativi a tre esercizi completi;
  • abbiano un fatturato export medio nel triennio 2019-2021 derivante da esportazioni dirette verso Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia pari ad almeno il 20% rispetto al fatturato totale del triennio, come dichiarato e asseverato da revisore contabile iscritto al Registro;
  • abbiano riscontrato un calo del fatturato dalle tre aree che, al termine dell’esercizio 2022, dovrà risultare almeno pari al 20% del fatturato medio realizzato verso le tre geografie nel precedente triennio.

Finanziamenti per imprese esportatrici in Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia. La misura

Il finanziamento è a tasso agevolato (rimborso a tasso zero) in regime “de minimis” con co-finanziamento a fondo perduto in regime di Temporary Crisis Framework (soggetta ad autorizzazione da parte della Commissione europea), con l’obiettivo di mantenere e salvaguardare la competitività sui mercati internazionali delle imprese suddette.

La quota massima a fondo perduto arriva fino al 40% dell'intervento agevolativo complessivo. La quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa, in ogni caso, nei limiti dell’importo massimo complessivo di agevolazione pari a 400.000 euro per impresa.

La durata del finanziamento è di 6 anni, di cui 2 di pre-ammortamento.

Finanziamenti per imprese esportatrici in Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia. La domanda

È consentito dalle 9:00 del 12 luglio 2022 fino alle 18:00 del 31 ottobre 2022 (salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse finanziarie disponibili) accedere al Portale per la compilazione e presentazione delle richieste di finanziamento. Ammessa una sola domanda di finanziamento per impresa.

L’accesso la portale richiede l’acquisizione di una posizione nella coda virtuale. Una volta arrivato il proprio turno, sarà possibile effettuare le attività di compilazione della domanda entro una tempistica massima, trascorsa la quale sarà necessario riaccedere al meccanismo di coda.

Nella fase di compilazione della domanda:

  • deve essere indicato il dato relativo al fatturato estero registrato in ciascuno dei tre anni verso le tre geografie (Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia), allegando l’asseverazione da parte del soggetto revisore, ivi incluse le dichiarazioni IVA sottostanti;
  • va dichiarata una previsione di calo del fatturato estero a livello aggregato verso Ucraina, Federazione Russa e/o la Bielorussia che, al termine dell’esercizio 2022, dovrà essere complessivamente pari o superiore al 20% del fatturato medio estero realizzato verso tali Paesi nel triennio precedente.

Per la conferma dell'agevolazione è necessario, entro il 31 dicembre 2023, attestare, con dichiarazione e asseverazione di un revisore contabile, di aver subito effettivamente un calo di fatturato per l’esercizio 2022 a livello aggregato verso Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia di almeno il 20% rispetto al fatturato medio estero realizzato nel triennio precedente verso le medesime geografie.

Agevolazioni per imprese esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina, Russia e Bielorussia

Il secondo intervento, invece, è dedicato a tutte le Pmi e MidCap - con un fatturato export minimo del 10% realizzato nell’ultimo triennio - che abbiano registrato negli ultimi 3 anni una quota di approvvigionamenti provenienti da Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia pari ad almeno il 5% e che, in conseguenza del conflitto in atto, hanno subito rincari o difficoltà ad approvvigionarsi dalle medesime geografie.

 

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