Concordato preventivo biennale 2025-2026: online il software “Il tuo ISA 2025 CPB”
Pubblicato il 05 maggio 2025
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Con una nota ufficiale pubblicata il 2 maggio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato il rilascio del software “Il tuo ISA 2025 CPB”, disponibile sul proprio sito istituzionale. Lo strumento consente ai contribuenti di calcolare il proprio indice sintetico di affidabilità (ISA) e di accedere alla proposta di concordato preventivo biennale per gli anni 2025 e 2026.
Il software offre tutte le funzionalità necessarie per la compilazione, gestione e invio dei dati richiesti ai fini dell’adesione al nuovo patto fiscale, in un’unica piattaforma operativa.
CPB 2025-2026: quadro normativo e rilascio del software “Il tuo ISA 2025 CPB"
Con l’avvicinarsi della fase operativa del Concordato Preventivo Biennale (CPB) per il biennio 2025-2026, si consolida il quadro normativo attuativo previsto dal D.lgs. n. 13/2024, che ha introdotto un nuovo modello di fiscalità collaborativa basato su proposte di reddito concordato formulate dall’Amministrazione finanziaria ai titolari di partita IVA.
Il percorso normativo per il secondo biennio del CPB ha preso forma a partire dal provvedimento n. 172928 del 22 aprile 2025, con cui l’Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello CPB 2025/2026. A questo è seguito il provvedimento n. 195422 del 24 aprile 2025, che ha definito in dettaglio le modalità di trasmissione del modello CPB e della revoca dell’adesione, oltre a introdurre alcune modifiche agli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e ai Modelli Redditi 2025.
Tale provvedimento mira a rendere pienamente operativo il nuovo sistema di adesione e gestione del concordato preventivo biennale, mettendo a disposizione dei contribuenti e dei loro intermediari strumenti informatici standardizzati e sicuri per comunicare l’adesione o la revoca della proposta di reddito concordato, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei controlli fiscali e promuovere un rapporto collaborativo con l’Amministrazione finanziaria.
In questo quadro, il decreto ministeriale del 28 aprile 2025 – pubblicato in anticipo sul sito dell’Agenzia – ha formalmente approvato la metodologia di calcolo su cui si basano le proposte CPB per il biennio 2025-2026. Si tratta del secondo decreto attuativo previsto dal D.lgs. n. 13/2024, che segue il DM 14 giugno 2024 relativo al primo biennio 2024-2025. La nuova metodologia conferma l’impianto tecnico già adottato in precedenza, apportando aggiornamenti coerenti con il mutato contesto economico e temporale. In particolare, l’articolo 2 del decreto dispone l’adozione dei criteri attraverso i quali l’Agenzia potrà elaborare le proposte rivolte ai soggetti che, nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2024, applicano gli ISA.
A completamento di questo quadro normativo, nella tarda serata del 30 aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile sul proprio sito web il software “Il tuo ISA 2025 CPB”, lo strumento operativo che consente ai contribuenti di:
- calcolare il proprio indice sintetico di affidabilità fiscale (ISA);
- visionare e accettare la proposta di concordato preventivo biennale per gli anni 2025 e 2026;
- trasmettere telematicamente l’adesione o l’eventuale revoca.
Utilità del software
Il software “Il tuo ISA 2025 CPB” rappresenta uno strumento operativo essenziale per contribuenti e intermediari. Consente di caricare i dati contabili, calcolare l’indice ISA, verificare la presenza di una proposta CPB e procedere con l’invio telematico dell’adesione o della revoca, secondo la modalità scelta. È inoltre pienamente integrato con il software Redditi, garantendo coerenza e continuità nella gestione degli adempimenti dichiarativi.
A chi è rivolto il CPB 2025-2026
Il Concordato Preventivo Biennale per il biennio 2025-2026 è rivolto ai titolari di partita IVA che operano in specifici settori economici per i quali risultano approvati gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA).
In particolare, possono aderire i contribuenti che, nel corso del periodo d’imposta 2024, hanno esercitato in via prevalente attività rientranti nei seguenti ambiti: agricoltura, manifattura, servizi, professioni e commercio.
È inoltre necessario che tali contribuenti applichino gli ISA per il medesimo periodo e non abbiano già aderito al primo concordato biennale relativo agli anni 2024-2025. L’adesione è dunque riservata a soggetti che, per caratteristiche e regime fiscale, risultano coerenti con la logica del patto fiscale proposto dall’Agenzia delle Entrate.
Modalità di adesione: doppio binario per il CPB 2025-2026
Per la prima volta, il Concordato Preventivo Biennale 2025-2026 prevede un sistema di adesione a doppio binario, offrendo ai contribuenti due modalità alternative per formalizzare la propria scelta. Come previsto dal provvedimento n. 195422/2025 dell’Agenzia delle Entrate, è possibile trasmettere il modello CPB:
- In forma congiunta:
L’adesione viene presentata insieme alla dichiarazione dei redditi 2025 e ai modelli ISA, in un’unica soluzione telematica. Questa modalità è utile per chi desidera concentrare tutti gli adempimenti dichiarativi in un’unica trasmissione. - In modalità autonoma:
Il modello CPB può essere inviato separatamente, accompagnato esclusivamente dal frontespizio del modello Redditi 2025. In questo caso, è obbligatorio compilare la nuova casella “Comunicazione CPB” inserita nella sezione “Tipo di dichiarazione”, selezionando il codice “1 – Adesione”. Il frontespizio deve contenere unicamente i dati anagrafici del contribuente, la sottoscrizione e i dati dell’intermediario incaricato della trasmissione.
NOTA BENE: Tale casella deve essere compilata esclusivamente nel caso in cui l’adesione al concordato venga inviata separatamente dalla dichiarazione dei redditi.
Questa articolazione a doppio binario implica una serie di impatti operativi rilevanti, soprattutto per i professionisti delegati alla gestione delle pratiche fiscali. Infatti, per aderire alla proposta dell’Agenzia, è necessario disporre dei dati completi relativi ai redditi 2024 e agli ISA corrispondenti, circostanza che richiede un’anticipazione dei tempi di lavorazione delle dichiarazioni almeno di un mese rispetto alla scadenza ordinaria del 31 ottobre (valida per chi non aderisce al CPB).
Scadenza per l’adesione al CPB 2025-2026
La scadenza attualmente in vigore per formalizzare l’adesione al Concordato Preventivo Biennale 2025-2026 è fissata al 31 luglio 2025, ovvero entro l’ultimo giorno del settimo mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta, come previsto dall’articolo 9, comma 3, del D.lgs. n. 13/2024.
Tuttavia, il decreto correttivo-bis approvato dal Consiglio dei Ministri il 13 marzo 2025 – attualmente in attesa dei pareri delle Commissioni competenti di Camera e Senato – introduce una proroga del termine di adesione, spostando la scadenza al 30 settembre 2025, o al più tardi all’ultimo giorno del nono mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta, per i contribuenti con esercizio non coincidente con l’anno solare.
Questa proroga, più volte sollecitata dagli operatori del settore, mira a rendere più sostenibile la gestione degli adempimenti fiscali, evitando la concentrazione delle scadenze dichiarative in periodi già intensi per professionisti e contribuenti. L’obiettivo è facilitare l’adesione al patto fiscale e garantire tempi adeguati per la corretta predisposizione dei dati ISA e Redditi necessari all’accettazione della proposta concordataria.
Revoca dell’adesione al CPB
Infine, come anticipato, il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 24 aprile 2025 ha introdotto la possibilità per i contribuenti di revocare l’adesione precedentemente espressa al Concordato Preventivo Biennale per il biennio 2025-2026. La revoca deve essere effettuata esclusivamente in modalità autonoma, trasmettendo per via telematica il modello CPB compilato unicamente nei campi relativi a “Codice ISA”, “Codice attività” e “Tipologia di reddito”, accompagnato dal frontespizio del modello Redditi 2025.
La comunicazione di revoca deve avvenire entro il termine perentorio del 30 settembre 2025. Le revoche trasmesse oltre tale data non avranno efficacia. La procedura di revoca segue quindi le stesse modalità previste per l’invio autonomo dell’adesione, garantendo coerenza operativa e tracciabilità della scelta del contribuente.
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