Accertamento
Omessa dichiarazione, prova di reato da elenco clienti e fatture emesse
25/11/2015In caso di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi con evasione di imposta superiore alla soglia prevista per due periodi di imposta consecutivi, così da configurare un reato penale per il trasgressore, la prova dell'illecito può essere acquisita dagli accertatori ricostruendo il volume...
Le nuove istanze di interpello
19/11/2015Lo scorso 7 ottobre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n.233) il D.Lgs. 156/2015 il quale si occupa anche delle misure per la revisione degli interpelli e del contenzioso tributario. Il citato decreto attuativo della legge delega n. 23 del 11 marzo 2014 (art. 6, comma 6 e art. 10, comma 1, lettere a e b), ha l’obiettivo di apportare la semplificazione delle procedure, e una maggiore certezza dei tempi di risposta dell’interpello. Le misure previste entreranno in vigore dal prossimo anno.
Nello specifico l'articolo 1 del decreto prevede alcune fondamentali modifiche dell'articolo 11 dello Statuto dei diritti del contribuente. Oltre ai tempi certi di risposta l’obiettivo è quello di abolire l’obbligatorietà dell’interpello (salvo alcuni casi), viene inoltre prevista una generale non impugnabilità delle risposte, e la possibilità di non adeguarsi alle indicazioni fornite, potendo giustificare successivamente il motivo del “comportamento fiscale”.
Nullo l'accertamento emesso in anticipo
12/11/2015E' nullo l'atto di accertamento che contesta un abuso del diritto se l'agenzia delle Entrate non ha rispettato il previsto termine di 60 giorni a disposizione del contribuente per inviare chiarimenti sull'accertamento. A ribadire tale principio è la sentenza n. 23050, depositata l'11 novembre 2015,...
Nuovo redditometro solo per accertamenti dal 2009 in poi
07/11/2015Il nuovo redditometro, introdotto con D.M. del 24 dicembre 2012, produce effetti “per gli accertamenti relativi ai redditi per i quali il termine di dichiarazione non è ancora scaduto alla data di entrata in vigore del presente decreto", ossia per l'accertamento del reddito relativo a periodi...
Invio gratuito delle dichiarazioni giustificato dall'incremento della clientela
29/10/2015La Corte di cassazione, con la sentenza n. 21972 del 28 ottobre 2015, ha ritenuto nullo l'accertamento cui è stato sottoposto un professionista che contava la prestazione gratuita come possibile incremento della clientela. Nel respingere il ricorso dell'Agenzia, in merito all'accertamento per...
Reati tributari, riforma in vigore. L’omissione del 770 già dal 2015
22/10/2015E' in vigore il Dlgs 158/2015 nella parte che riforma i reati tributari. Pertanto, entrano in vigore: i nuovi reati di omessa presentazione della dichiarazione del sostituto di imposta e di indebita compensazione di crediti inesistenti; l'inasprimento delle pene per l’omessa presentazione delle dichiarazioni e...
Comunicazione di irregolarità, nuovi codici tributo per il pagamento parziale
21/10/2015Il contribuente ha a disposizione due nuovi codici tributo per il pagamento parziale delle somme indicate nella comunicazione di irregolarità, inviata dal Fisco a seguito del controllo automatico della dichiarazione dei redditi (art. 36-bis del DRP n. 600/1973). Quote di partecipazione al capitale...
Dirigenti decaduti. Eccezione da sollevare in primo grado
17/10/2015Il contribuente deve eccepire in primo grado la nullità dell'atto quando è dovuta al fatto che il dirigente dell'ufficio è decaduto dall'incarico ex sentenza n. 37/2015 della Corte costituzionale. Sono i giudici della sezione tributaria della Corte di cassazione – con sentenza n. 20984 depositata...
Fmi ed Ocse “partners” per buone pratiche in ambito fiscale
15/10/2015Il ministro dell’Economia, Padoan, ha tirato in ballo due istituzioni internazionali di tutto rispetto - Fondo monetario internazionale (Fmi) e Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) - per affidargli l'incarico di individuare, tra le varie esperienze internazionali, buone...
Il raddoppio dei termini per l'accertamento
15/10/2015Sono entrate in vigore lo scorso due settembre le modifiche al regime del raddoppio dei termini relativo all’esercizio delle azioni di accertamento effettuate dall’Amministrazione Finanziaria per le fattispecie tributarie rilevanti dal punto di vista penale.
Il decreto legislativo di revisione del regime è il n. 128 del 5 agosto 2015 (pubblicato nella G.U. del 18 agosto 2015) e introduce interessanti modifiche alla disciplina del raddoppio dei termini per l’accertamento ai fini Iva e delle imposte sui redditi contenuta rispettivamente negli articoli 57 comma 3 del DPR 633/72, e 43 comma 3 del DPR 600/73. Viene previsto in particolare, che il raddoppio non opera se la denuncia da parte dell’Amministrazione Finanziaria in ordine ad una condotta tributaria penalmente rilevante, sia presentata o trasmessa oltre la scadenza ordinaria dei termini di accertamento.