Vitto e alloggio, recuperi ridotti

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L’agenzia delle Entrate ha rilasciato la circolare n. 53 del 5 settembre 2008, che illustra le novità introdotte dal decreto legge n. 112/2008 in materia di spese relative a prestazioni alberghiere e somministrazione di alimenti e bevande. Il compito della circolare è quello di aiutare a sciogliere alcuni dubbi connessi alla fase di prima applicazione della norma, soprattutto per ciò che riguarda le imposte dirette. Le precisazioni riguardano sia il mondo del reddito d’impresa ma, soprattutto, quello del lavoro autonomo. Si parte dalle modifiche normative: viene limitata al 75% sia nel reddito d’impresa che nel reddito di lavoro autonomo la deducibilità di costi e spese per le spese di vitto e alloggio. In particolare, le nuove disposizioni operano in relazione a quelle ipotesi in cui il professionista sostiene direttamente le spese in questione. Riguardo proprio ai liberi professionisti, l’Agenzia precisa che la limitazione opera anche in relazione a quelle spese che sono considerate di rappresentanza, oppure quando le spese sono sostenute in relazione a corsi, convegni o congressi. Analogamente, anche nel reddito d’impresa la limitazione opera anche quando le spese in questione sono da considerarsi di rappresentanza. Inoltre, la circolare n. 53/E ricorda come gli acconti per il periodo d’imposta 2008 devono tener conto della limitata deducibilità delle spese di vitto e alloggio.
Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 31 – Pasti e alberghi con limiti stretti - Liburdi
  • ItaliaOggi, p. 31 – Via libera alla detrazione Iva con la fattura cointestata
  • ItaliaOggi, p. 32 – Pasti e hotel, la circolare delle Entrate

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