Versamenti fiscali 2024 in scadenza per i contribuenti senza proroga del concordato

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Versamenti fiscali 2024 in scadenza per i contribuenti senza proroga del concordato

Il calendario fiscale si avvicina alla fine di giugno, periodo in cui tradizionalmente molti contribuenti devono effettuare i versamenti delle imposte derivanti dal Modello Redditi; quest'anno è il modello dichiarativo 2024 per l'anno d'imposta 2023.

Pertanto, per le persone fisiche, le società di persone e i loro soci i termini di versamento del saldo e della prima rata di acconto derivanti dal modello Redditi 2024 per il 2023 sono rispettivamente:

  • il 1° luglio 2024, cadendo il 30 giugno 2024 di domenica, senza la maggiorazione dello 0,4%;
  •  il 31 luglio 2024, con la maggiorazione dello 0,4%.

Per i soggetti IRES che ratificano il loro bilancio nei termini standard (120 giorni dopo la fine dell'anno fiscale, quindi entro il 29 aprile 2024), i pagamenti dovuti per il saldo e il primo acconto devono essere effettuati sempre entro:

  • il 1° luglio 2024 (poiché il 30 giugno è una domenica), senza l'incremento dello 0,4%;
  • il 31 luglio 2024, con l'incremento dello 0,4%.

Per gli enti IRES, invece, che approvano il bilancio oltre il termine standard di 120 giorni a causa di un'estensione di 60 giorni dovuta a necessità giuridiche, e quindi entro il 28 giugno 2024, i relativi pagamenti devono essere completati entro l'ultimo giorno del mese successivo a quello in cui è stato approvato il bilancio. Di conseguenza, per una società di capitali che conferma il bilancio durante il mese di giugno 2024, il pagamento delle tasse relative al saldo e al primo acconto deve avvenire entro il 31 luglio 2024.

ATTENZIONE: Per l’anno 2024, in base all'articolo 37 del Decreto legislativo n. 13 del 12 febbraio 2024 che ha inaugurato il nuovo istituto del concordato preventivo biennale dedicato ai soggetti Isa e agli aderenti al regime forfetario, è stata concessa una proroga per alcune scadenze fiscali e per alcune specifiche categorie di soggetti.

Vediamo cosa prevede la disposizione normativa in oggetto e, di conseguenza, chi sono gli esonerati dai versamenti fiscali del 1° luglio 2024 e chi, invece, non potrà beneficiare del maggiore termine senza alcuna maggiorazione.

Differimento dei versamenti del saldo e del primo acconto per il primo anno di applicazione del Cpb

L'articolo 37 del decreto legislativo n. 13/2024, che detta nuove regole in materia di accertamento tributario e sul concordato preventivo biennale, introduce una proroga significativa nei termini di pagamento per alcune categorie di contribuenti.

NOTA BENE: Il rinvio del termine di versamento viene introdotto in concomitanza con il debutto del nuovo Cpb, il cui primo biennio concordato è il 2024/2025, proprio per venire incontro alle esigenze di contribuenti e professionisti nel primo anno di applicazione del nuovo istituto.

Pertanto a partire dal 2024, in risposta alla suddetta novità, i versamenti delle imposte derivanti dalle dichiarazioni dei redditi, dell'IRAP e dell'IVA, originariamente fissati al 30 giugno 2024 , sono estesi al 31 luglio 2024 senza applicazione di maggiorazioni.

Questa estensione riguarda i contribuenti che operano in regimi fiscali specifici o che rientrano in determinate categorie economiche, inclusi quelli che:

  • svolgono attività per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e dichiarano ricavi o compensi non superiori a 5.164.569 euro;
  • sono aderenti al regime forfetario o al regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità, noti come "contribuenti minimi";
  • presentano cause di esclusione dagli ISA, come l'inizio o la cessazione di attività, il non normale svolgimento dell'attività, o la determinazione forfetaria del reddito;
  • sono parte di società, associazioni e imprese che rispettano questi criteri e devono dichiarare i redditi "per trasparenza".

NOTA BENE: La norma ha, comunque, una portata generale, tenuto conto del fatto che la disposizione citata include anche contribuenti che non possono aderire al concordato preventivo, ma si trovano comunque in situazioni che ne giustificano l'applicazione per analogia (esempio: contribuenti soggetti agli Isa, ma per i quali operano cause di esclusione; soggetti in regime forfetario).

Versamento rateale delle imposte

Nel caso si opti per prorogare i versamenti al 31.07.2024, sarà possibile fruire di meno rate qualora si decidesse poi di rateizzare il dovuto: ossia 6 rate invece del numero massimo di rate possibili (nel caso specifico pari a 7) previste per il 2024.

Infatti, per chi decide di versare la prima rata entro il 31 luglio, si avrebbero a disposizione "solo" 6 rate con le seguenti scadenze:

  • 20 agosto;
  • 16 settembre;
  • 16 ottobre;
  • 18 novembre;
  • 16 dicembre.

NOTA BENE: Optando per la massima rateazione, la scadenza dell'ultima rata cade il 16 dicembre. Questa data supera la scadenza del secondo acconto, prevista per il 30 novembre o, considerando che il 30 è un sabato, il 2 dicembre 2024, che non può essere rateizzato.

Scadenze fiscali 2024, eccezioni al differimento

Il differimento al 31 luglio 2024 non è applicabile per:

  • le persone fisiche che non sono soci di società trasparenti;
  • i soggetti ISA che registrano ricavi superiori al limite di 5.164.569 euro.
Per queste categorie, la scadenza rimane fissata al 30 giugno 2024 (che quest'anno corrisponde al 1° luglio 2024), o al 31 luglio con l'applicazione di una maggiorazione dello 0,4%.

Le società a responsabilità limitata (Srl) che hanno optato per il termine esteso di 180 giorni per l'approvazione del bilancio, raggiungerebbero comunque la scadenza del 31 luglio 2024 indipendentemente dal differimento. Per quelle che hanno, invece, rispettato i termini standard di 120 giorni, si applicano il differimento e le modalità di rateazione previste dalla normativa.

Pertanto, i soggetti che non beneficiano di proroghe devono effettuare i seguenti versamenti entro lunedì 1° luglio 2024, senza l'applicazione della maggiorazione dello 0,4%:

  • Saldo 2023 e primo acconto 2024 per IRPEF, IRES e IRAP;
  • Saldo 2023 dell'addizionale regionale IRPEF;
  • Saldo 2023 e primo acconto 2024 dell'addizionale comunale IRPEF;
  • Saldo 2023 e primo acconto 2024 per addizionali e maggiorazioni IRES, come per le società di comodo;
  • Saldo 2023 e primo acconto 2024 dell'addizionale del 25% sui redditi da attività di produzione, distribuzione, vendita e rappresentazione di materiale pornografico e di incitamento alla violenza, nota come "pornotax";
  • Saldo 2023 e primo acconto 2024 della cedolare secca sulle locazioni;
  • Saldo 2023 e primo acconto 2024 delle imposte patrimoniali dovute da persone fisiche, società semplici ed enti non commerciali residenti in Italia, che detengono beni immobili e/o attività finanziarie all’estero (IVIE, IVAFE e imposta sulle criptoattività);
  • Imposta sostitutiva sul capital gain in regime di dichiarazione;
  • Acconto del 20% sui redditi soggetti a tassazione separata, per i quali non si applicano ritenute alla fonte;
  • Saldo 2023 e primo acconto 2024 dei contributi INPS di artigiani, commercianti e professionisti;
  • Diritto annuale alle Camere di Commercio, come definito dall'articolo 8 del DM 11 maggio 2001 n. 359.

Diritto annuale CCIAA 2024: Cpb e proroga del versamento

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato che la proroga del termine di versamento delle imposte derivanti dal Mod. REDDITI/IVA/IRAP, stabilita dall'art. 37 del D.Lgs. n. 13/2024 per il primo anno di applicazione del concordato preventivo, sarà applicata anche al versamento del diritto annuale camerale per il 2024.

Di conseguenza, i seguenti soggetti possono effettuare il pagamento del diritto camerale annuale entro il 31 luglio 2024, senza l'applicazione di maggiorazioni:

  • soggetti ISA, inclusi quelli con cause di esclusione dagli stessi;
  • contribuenti che adottano regimi forfetari o di vantaggio;
  • soggetti che partecipano a enti trasparenti come definiti dagli articoli 5, 115 e 116 del TUIR.

ATTENZIONE: Per le imprese che non rientrano nelle suddette casistiche resta ferma la scadenza del 1° luglio (cadendo il 30 giugno di domenica), con la possibilità di effettuare il versamento entro il 31 luglio con la maggiorazione dello 0,40%.

Soggetti Isa, ulteriore proroga dal correttivo sul concordato preventivo biennale

Il DLgs. correttivo della riforma fiscale (scadenze e concordato preventivo biennale), approvato in via preliminare il 20 giugno 2024 dal Consiglio dei Ministri, ha introdotto una modifica significativa all'articolo 37 del Dlgs n. 13/2024, specificando che i versamenti fiscali possono essere ulteriormente prorogati fino al 30 agosto 2024.

Questa estensione, che comporta una maggiorazione dello 0,4% a titolo di interesse corrispettivo, è stata adottata per chiarire eventuali incertezze sulla possibilità di un ulteriore differimento dei termini di pagamento per i soggetti ISA.

Inizialmente, questi contribuenti avevano ottenuto una proroga fino al 31 luglio 2024 senza nessuna maggiorazione. La revisione normativa ha quindi confermato che è possibile estendere tale scadenza di altri 30 giorni, applicando una specifica maggiorazione, per consentire ai soggetti ISA di adempiere ai loro obblighi fiscali entro il 30 agosto 2024.

Alla luce delle novità introdotte dal decreto correttivo al Cpb si riporta una tabella delle nuove scadenze fiscali, tra cui anche quella riferita al termine per aderire alla proposta di CPB.

Evento

Scadenza

Software CPB per soggetti forfettari

15 luglio

Adesione al concordato preventivo

31 ottobre

Adesione al concordato preventivo dal 2025

31 luglio

Dichiarazione dei Redditi 2024 (telematica, Art. 5 TUIR)

1° maggio - 15 ottobre

Dichiarazione dei Redditi 2024 (Poste italiane, persone fisiche)

1° maggio - 1 luglio

Dichiarazione dei Redditi Ires (anno solare)

15 ottobre

Dichiarazione dei Redditi Ires (altri periodi)

15° giorno del 10° mese successivo

Dichiarazione Irap 2024

31 ottobre

Dichiarazioni Redditi e Irap dal 2025

31 ottobre

Saldo imposte e primo acconto (ultima rata)

16 dicembre 2024

Versamenti ordinari (non ISA) senza maggiorazione

1° luglio 2024

Versamenti ordinari (non ISA) con maggiorazione

31 luglio 2024

Versamenti soggetti ISA senza maggiorazione

31 luglio 2024

Versamenti soggetti ISA con maggiorazione

30 agosto 2024

 

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