Vaccinazione in azienda, guida pratica
Pubblicato il 27 maggio 2021
In questo articolo:
- Vaccini in azienda - Adesione
- Modulo per il piano aziendale per i vaccini in azienda
- Requisiti necessari per i vaccini in azienda
- Vaccini in azienda - Per quali soggetti
- Vaccini in azienda - Dove somministrarli
- Vaccini in azienda - Equipaggiamento sanitario
- Vaccini in azienda - Come organizzare la seduta vaccinale
- Vaccini in azienda - Somministrazione della prima dose
- Modulo di consenso per i vaccini in azienda
- Vaccini in azienda - Somministrazione della seconda dose
- Vaccini in azienda - Giustificazione delle assenze
- Vaccini in azienda - Quali costi ci sono
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Le aziende possono partecipare attivamente alla campagna vaccinale anti SARS-CoV-2/Covid-19 con la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione nei luoghi di lavoro. Sul tema è recente anche un approfondimento della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro.
La disciplina di riferimento stabilisce i requisiti da possedere, la procedura da seguire nonchè i costi da sostenere per l'attivazione dei punti straordinari di vaccinazione: nella guida che segue si forniscono tutte le indicazioni operative che le aziende interessate all'iniziativa devono seguire per organizzare le attività, corredate dal modello di "Piano aziendale di adesione alla campagna vaccinale anti Covid-19" da compilare e inviare all'ASL competente, il modulo di consenso e una infografica per una "vista generale" sulla procedura.
Vaccini in azienda - Adesione
Il Protocollo per la vaccinazione sui luoghi di lavoro, sottoscritto lo scorso 6 aprile e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 128 del 31 maggio 2021 (ordinanza del Ministero della Salute 21 maggio 2021), consente di ricevere il vaccino contro il COVID-19 sul luogo di lavoro.
I datori di lavoro possono aderire alla campagna vaccinale singolarmente o (soprattutto se di piccole dimensioni) in forma aggregata e con modalità organizzative anche promosse da Associazioni di categoria o nell’ambito della bilateralità.
L’azienda o l’Associazione di categoria di riferimento che intende aderire all’iniziativa è tenuto a darne comunicazione all’Azienda Sanitaria di riferimento.
All’atto della presentazione del piano vaccinale, il datore di lavoro dovrà limitarsi ad indicare esclusivamente il numero complessivo dei vaccini necessari per la realizzazione dell’iniziativa. Il piano vaccinale aziendale, elaborato con il supporto del professionista sanitario e presentato dal datore di lavoro, non dovrà infatti contenere elementi in grado di rivelare l’identità dei lavoratori che intendono vaccinarsi.
Modulo per il piano aziendale per i vaccini in azienda
ALLEGATO 1 PIANO AZIENDALE DI ADESIONE ALLA CAMPAGNA VACCINALE ANTI COVID-19 Nel documento tecnico operativo per l’avvio delle vaccinazioni, in attuazione delle indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-COV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, viene fornito il modulo che deve essere utilizzato per la presentazione del piano di vaccinazione aziendale (12 maggio 2021). |
L’ASL, una volta verificata la disponibilità dei vaccini e la sussistenza dei requisiti necessari per l’avvio dell’attività, concorda le modalità di ritiro dei vaccini a cura del medico competente o del personale sanitario individuato dal datore di lavoro.
Requisiti necessari per i vaccini in azienda
L'azienda per poter aderire all'iniziativa deve essere in possesso dei seguenti requisiti: - popolazione lavorativa sufficientemente numerosa (le aziende più piccole possono organizzarsi in forma aggregata); - sede nel territorio dell’Azienda Sanitaria che fornisce i vaccini; - struttura organizzativa e risorse strumentali e di personale adeguate al volume di attività previsto, in grado di garantire il regolare svolgimento dell’attività ed evitare gli assembramenti; - dotazione informatica idonea a garantire la corretta e tempestiva registrazione delle vaccinazioni; - ambienti idonei per l’attività, commisurati al volume di vaccinazioni da eseguire, sia per le fasi preparatorie (accettazione), sia per la vera e propria seduta vaccinale (ambulatorio/infermeria), sia per le fasi successive (osservazione post-vaccinazione). |
Il medico competente o il personale sanitario incaricato al ritiro del vaccino dovrà garantirne la corretta gestione con particolare riferimento al mantenimento della catena del freddo.
Vaccini in azienda - Per quali soggetti
Le vaccinazioni potranno essere somministrate a tutti i lavoratori interessati, a prescindere dalla tipologia contrattuale con cui prestano la loro attività in favore dell’impresa e dall’età dei lavoratori, a patto che vi sia disponibilità di vaccini.
Possono essere vaccinati anche i datori di lavoro e i titolari d'impresa.
Vaccini in azienda - Dove somministrarli
La somministrazione dei vaccini può avvenire:
- nei locali aziendali;
- presso strutture sanitarie private convenzionate;
- in via residuale presso strutture sanitarie dell’INAIL, se non sono tenute alla nomina del medico competente o non possano fare ricorso a strutture sanitarie private convenzionate (in questo caso tutti gli oneri sono a carico dell’Inail).
Vaccini in azienda - Equipaggiamento sanitario
Se la vaccinazione è effettuata in azienda il medico competente o il personale sanitario deve redigere l’elenco dell'equipaggiamento sanitario minimo (materiali, attrezzature e farmaci) necessari allo svolgimento in sicurezza delle attività e per garantire un idoneo intervento in caso si manifestino reazioni avverse a breve termine.
Il datore di lavoro o l’Associazione di categoria di riferimento garantiscono l’approvvigionamento a proprio carico di quanto ritenuto necessario dal personale sanitario individuato.
Vaccini in azienda - Come organizzare la seduta vaccinale
Il medico competente o il personale sanitario individuato dal datore di lavoro raccoglie l’adesione volontaria da parte della lavoratrice o del lavoratore.
In nessun caso l’informazione può essere trattata ai fini privacy dal datore di lavoro.
Il medico competente o il personale elabora il calendario delle sedute vaccinali, anche in base al numero e alla tipologia dei vaccini disponibili e considerando che il vaccino fornito dall'ASL va somministrato tempestivamente senza possibilità di accantonamento presso le strutture aziendali, fatte salve specifiche e motivate deroghe autorizzate dall’Azienda Sanitaria di riferimento, ove ricorrano le condizioni della corretta conservazione.
Il datore di lavoro può fornire al personale sanitario indicazioni e criteri in ordine alle modalità di programmazione delle sedute vaccinali, senza però trattare dati personali relativi alle adesioni di lavoratrici e lavoratori identificati o identificabili.
Vaccini in azienda - Somministrazione della prima dose
Il medico vaccinatore informa il vaccinando sui contenuti dell’informativa ministeriale e acquisisce il suo consenso compilando apposito modulo, al quale va allegata la nota informativa specifica per il tipo di vaccino somministrato.
Modulo di consenso per i vaccini in azienda
ALLEGATO 1 MODULO CONSENSO |
Subito dopo aver somministrato il vaccino, nel luogo stesso della vaccinazione, il medico vaccinatore effettuata la registrazione, direttamente, durante il periodo di osservazione post vaccinazione e secondo le modalità previste nella Regione/Provincia Autonoma di riferimento.
Eseguita la vaccinazione, il vaccinato deve sostare per almeno 15 minuti negli spazi della sede vaccinale.
Vaccini in azienda - Somministrazione della seconda dose
Successivamente l’azienda programma la somministrazione della seconda dose del vaccino (ove prevista) con lo stesso vaccino utilizzato per la prima dose.
Le persone che hanno manifestato una reazione grave alla prima dose, devono essere inviate alla competente Azienda sanitaria di riferimento per le necessarie valutazioni.
Vaccini in azienda - Giustificazione delle assenze
Se la vaccinazione viene eseguita durante il servizio, il tempo necessario alla medesima è equiparato a tutti gli effetti all’orario di lavoro
Vaccini in azienda - Quali costi ci sono
Il datore di lavoro o le Associazioni di categoria devono sostenere tutti gli oneri economici legati all'attivazione dei punti vaccinali, ad eccezione dei costi relativi ai vaccini, ai dispositivi per la somministrazione (siringhe/ aghi), alla messa a disposizione degli strumenti formativi previsti e degli strumenti per la registrazione dell’attività vaccinale.
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