Università di Milano, facoltà umanistiche. Stop al numero chiuso

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Sospeso il numero chiuso per gli studi umanistici presso l’Università di Milano. A deciderlo il Tar per il Lazio, Sezione terza, accogliendo il ricorso cautelare presentato da Udu – Unione degli Universitari, avverso i provvedimenti del Ministero dell’Istruzione, ostativi all’esercizio del diritto degli studenti a veder riconoscere come libero ed a numero aperto l'accesso al primo anno dei corsi di laurea in Filosofia, Lettere, Scienze dei beni Culturali, Scienze umane, dell'ambiente, del territorio e del paesaggio e Storia, Lingue e letterature straniere e comunque di tutte le facoltà umanistiche dell'Università degli Studi di Milano.

La carenza di docenti non giustifica l’accesso a numero chiuso

A motivazione del numero chiuso, l’Università di Milano adduce la carenza del numero complessivo di docenti, sì da rischiare di non risultare in linea con i requisiti di docenza previsti dal sistema di accreditamento vigente. Orbene – si legge nell’ordinanza del Tar n. 4478 del 31 agosto 2017 – detta motivazione non rientra fra quelle previste dalla legge, per le quali è possibile optare per un accesso a numero chiuso (ossia, la necessità di utilizzare laboratori ad alta specializzazione, sistemi informatici personalizzati o comunque posti in aula “personalizzati” per ciascuno studente). Di dotazioni didattiche di questo genere, in altri termini, non vi è necessità per gli studi umanistici, tanto che la stessa legge non include le facoltà umanistiche tra quelle per le quali è richiesto il numero chiuso. Ritenute fondate le ragioni ed i profili di pregiudizio paventati dai ricorrenti, il Tribunale amministrativo laziale sospende dunque il numero chiuso fino ad udienza di trattazione fissata per il 9 maggio 2018. Sino ad allora tutti gli studenti potranno iscriversi, seppur con riserva.