Tia per le seconde case. Ok al numero degli occupanti desunto dalla superficie dell'immobile

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La Corte di cassazione, con la sentenza n. 8383 depositata il 5 aprile 2013, ha affermato la legittimità di una norma regolamentare adottata da un comune ai fini del calcolo della quota variabile della Tia e con la quale, in particolare, per le abitazioni occupate da non residenti, il numero dei componenti il nucleo familiare viene induttivamente determinato sulla base della superficie dell'immobile.

Secondo i giudici di legittimità, il ricorso al metodo proporzionale basato sulla superficie del bene non è irragionevole nelle ipotesi in cui non sia possibile conoscere il numero dei soggetti che utilizzano il bene; questo criterio, infatti, non comporta alcuna indebita variazione del criterio impositivo tra le prime e le seconde case.

Ne discende che in detto contesto – continua la Suprema corte - spetta al contribuente l’onere di provare l’eventuale infondatezza della presunzione secondo cui più ampia è la superficie, maggiore è il numero degli occupanti.
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