Tari: acconto con tariffa 2013
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 26 marzo 2014
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“Considerare l’opportunità di prorogare al 31 luglio l’approvazione dei bilanci preventivi 2014”, questa la richiesta da parte del presidente Anci, Piero Fassino, al ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
Se la richiesta verrà accolta le tariffe dei tributi locali slitteranno e saranno stabiliti in tempo per gli acconti.
In proposito, si segnala una nota in risposta ad un quesito posto da un Comune - nota prot. 5648/2014, non pubblicata ma commentata dalla carta stampata - del Dipartimento Finanze del Mef. Si spiega che sussiste la massima libertà, per via dell'autonomia regolamentare dei Comuni, in attesa della Iuc, di chiedere per la Tari le prime rate calcolate in base agli ultimi parametri (2013) utilizzati da Tares, Tarsu o Tia.
Già dallo scorso anno
La norma, che interviene ad evitare il rischio liquidità, è espressamente richiamata dalla nuova disciplina del tributo sui rifiuti ed è già stata applicata lo scorso anno.
I comuni devono obbligatoriamente prevedere per Tari e Tasi almeno due rate a distanza di sei mesi l'una dall'altra, null’altro è necessario.
Pertanto, si può procedere alla richiesta di acconto in base alle aliquote fissate nel 2013 e, poi, conguagliare con il saldo di dicembre 2014 con le tariffe decise nel frattempo.
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 37 - La Tari dribbla il blocco Iuc - Trovati
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