Superbonus. Cessione del credito e SAL per spese a cavallo d’anno
Pubblicato il 31 gennaio 2022
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All’Agenzia delle Entrate si pone la questione rappresentata dalla fruibilità del Superbonus con cessione del credito nel momento in cui nel 2021 si siano versati degli acconti per lavori di efficientamento energetico ed altri acconti, fino ad arrivare al saldo, verranno versati nel 2022.
Con risposta n. 56 del 31 gennaio 2022, il Fisco rammenta che non ha importanza se gli interventi sono stati realizzati in periodi d'imposta diversi qualora ci si voglia avvalere, per fruire del Superbonus, della cessione del credito in presenza di SAL purchè questo si riferisca ad almeno il 30 per cento dell'intervento complessivo.
Dunque, purchè il SAL sia di questo tenore, anche se emesso nell'anno 2022 per lavori effettuati nel 2021, sarà possibile esercitare l'opzione per la cessione del credito.
L’Agenzia, però, pone dei paletti: poiché il SAL emesso terrà conto del corrispettivo maturato fino a quel momento, degli acconti già corrisposti e, di conseguenza, dell'ammontare dell'acconto da corrispondere, l'opzione della cessione potrà avere ad oggetto solo l'importo spettante con riferimento agli importi pagati nell'anno 2022, in applicazione del criterio di cassa.
Invece, per gli acconti riferiti al 2021, il contribuente potrà avvalersi del Superbonus solo attraverso la dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta 2021 e – aggiunge l’AE – “eventualmente, optare per la cessione del credito corrispondente alle successive rate di detrazione non fruite”.
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