Studi di settore, armi più affilate
Pubblicato il 22 giugno 2005
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Una nuova circolare dell'Agenzia delle entrate, la n. 32 del 21.6.2005, illustra i meccanismi di controllo del Fisco e le regole contenute nella Legge Finanziaria 2005, dedicandosi all'accertamento da studi di settore (che già riguarda il periodo di imposta 2004) come basato sui nuovi indici economici, finanziari o patrimoniali.
In materia di adeguamento, la circolare sostiene innanzitutto che perfezionare l'adeguamento comporta la necessaria indicazione in dichiarazione: se in contribuente non adempie, egli verrà ritenuto "non congruo" ai fini della dichiarazione, poiché in essa non è stato indicato l'allineamento alle soglie degli studi di settore. Inoltre, il contribuente che non dichiarerà l'importo "puntuale" sarà, pure, considerato "non congruo".
Il secondo paragrafo della circolare n. 32 detta le regole applicative riconsiderate in virtù della recente evoluzione degli studi di settore, che coinvolge negli accertamenti effettuati attraverso questo strumento le attività professionali e quelle manifatturiere nel settore tessile, dell'abbigliamento e delle calzature (Tac).
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