Specificazioni delle Sezioni unite sul reato continuato
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 24 giugno 2013
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Le Sezioni unite penali di Cassazione, con la sentenza n. 25939 del 13 giugno 2013, hanno sottolineato che, in materia di reato continuato, la violazione più grave va individuata in astratto sulla base della pena edittale prevista per il reato ritenuto dal giudice, “in rapporto alle singole circostanze in cui la fattispecie si è manifestata e all'eventuale giudizio di comparazione fra di esse”.
Inoltre – si legge nel testo della decisione - nell'ipotesi di concorso di reati puniti con sanzioni omogenee sia nel genere che nella specie per i quali sia riconosciuto il vincolo della continuazione, l'individuazione del concreto trattamento sanzionatorio per il reato ritenuto dal giudice più grave non può, in ogni caso, comportare l'irrogazione di una pena inferiore nel minimo a quella prevista per uno dei reati satellite.
- ItaliaOggi7 – Affari legali, p. VI – Reato continuato col minimo – Ferrara
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