Società sportive dilettantistiche: aspetti civilistici e fiscali. Analisi commercialisti
Pubblicato il 21 marzo 2025
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Il 20 marzo 2025 il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), in collaborazione con la Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti (FNC), ha diffuso un importante documento di studio dal titolo: “Le Società Sportive Dilettantistiche: profili civilistici e fiscali. Novità introdotte dal D.Lgs. n. 36/2021”.
Il lavoro, curato nell’ambito dell’area di delega al diritto societario affidata al Consigliere nazionale David Moro, intende offrire un quadro aggiornato, organico e critico della nuova disciplina applicabile alle SSD, alla luce delle profonde innovazioni normative introdotte dalla riforma dello sport.
Struttura del documento dei commercialisti
Il documento pubblicato dal CNDCEC e dalla FNC è strutturato in due parti principali.
La prima parte, di natura civilistica, analizza i modelli societari ammessi per costituire una società sportiva dilettantistica, i requisiti statutari obbligatori e alcune caratteristiche peculiari della disciplina, come la cosiddetta lucratività attenuata e l’obbligo di devoluzione del patrimonio a fini sportivi in caso di scioglimento.
La seconda parte, invece, è dedicata agli aspetti fiscali e approfondisce la normativa applicabile, i regimi agevolati previsti per le SSD e le criticità legate al coordinamento tra norme civilistiche, fiscali e indicazioni delle federazioni sportive, che possono generare incertezze pratiche, soprattutto nella redazione degli statuti.
Contesto normativo: la riforma dell’ordinamento sportivo
La riforma prende avvio dalla Legge 8 agosto 2019, n. 86, ed è stata attuata con cinque decreti legislativi (dal n. 36 al n. 40 del 28 febbraio 2021). Tra questi, il fulcro normativo delle SSD è il D.Lgs. 28 febbraio 2021, n. 36, oggetto successivamente di due interventi correttivi:
L’intera materia si collega anche al D.Lgs. 39/2021, che ha istituito il Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RASD), e si intreccia con normative fiscali esterne al corpus della riforma.
Cosa sono le SSD e cosa cambia
Le Società Sportive Dilettantistiche sono enti che svolgono attività sportiva senza finalità di lucro, con l’obbligo di reinvestire eventuali utili nell’attività istituzionale. Con la nuova disciplina:
- le società di persone non possono più essere utilizzate per costituire SSD,
- sono ammesse solo società di capitali, cooperative e enti del Terzo settore iscritti al RUNTS che operano in ambito sportivo.
Il documento chiarisce che ogni SSD deve essere costituita per atto scritto, con statuto che indichi tra l’altro:
- la denominazione,
- l’oggetto sociale sportivo,
- la sede legale,
- la rappresentanza legale,
- l’assenza di fini di lucro,
- le norme sull’ordinamento interno,
- l’obbligo di rendicontazione,
- le modalità di scioglimento e devoluzione del patrimonio a fini sportivi.
Questa struttura normativa rispecchia la cosiddetta "lucratività attenuata", concetto cardine per distinguere le SSD dalle società commerciali.
Profili fiscali: tra agevolazioni e incertezze
La seconda parte del documento è dedicata ai profili fiscali, ambito dove le SSD devono muoversi tra norme sportive e disposizioni tributarie generali, creando spesso complessità operative.
Viene evidenziato che la disciplina fiscale delle SSD non è contenuta interamente nei decreti della riforma, ma si basa su norme del sistema tributario generale, tra cui:
- il TUIR (D.P.R. n. 917/1986),
- il D.P.R. n. 633/1972 (IVA),
- il D.P.R. n. 642/1972 (imposta di bollo).
Il D.Lgs. 36/2021, art. 36 ribadisce infatti che, per quanto non regolato dal decreto stesso, si applicano le normative fiscali ordinarie.
Alle SSD, in presenza di determinati requisiti, è inoltre consentito l’accesso al regime agevolato di cui alla Legge n. 398/1991, applicabile agli enti associativi:
- agevolazioni su imposte dirette e IVA,
- decommercializzazione delle attività istituzionali verso corrispettivi specifici,
- semplificazioni contabili.
Restano però precluse alle SSD forme semplificate come il regime forfettario di cui all’art. 145 del TUIR.
Finalità del documento
Il documento dei Commercialisti ha una finalità chiara: fornire agli operatori – professionisti, dirigenti sportivi, consulenti – strumenti interpretativi e operativi per affrontare correttamente la nuova disciplina.
Particolare attenzione è dedicata alle criticità del coordinamento normativo: infatti, la sovrapposizione tra diritto societario, fisco e regolamenti sportivi federali può generare dubbi applicativi, specie nella redazione degli statuti, nella scelta della forma giuridica o nella gestione contabile.
Conclusione
Il testo pubblicato da CNDCEC e FNC il 20 marzo 2025 rappresenta un punto di riferimento essenziale per comprendere le regole attuali che governano il mondo delle società sportive dilettantistiche. Con un approccio tecnico ma accessibile, chiarisce gli obblighi civilistici, le opportunità fiscali, e sottolinea la necessità di un’azione coordinata tra le varie normative per assicurare certezza giuridica e sostenibilità gestionale agli enti sportivi di base.
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