Set di tasse nel nome di Robin

Il Fondo per i meno abbienti, che vale l’intitolazione a Robin Hood di diverse misure fiscali nella Manovra d’estate, contiene, sì, risorse scaturite da prelievi su petrolio ed energia – qual é la social card, la carta prepagata da 400 euro per gli acquisti degli anziani a basso reddito - ma la gran parte del gettito (in complesso 294,8 milioni, dei quali, per l’anno 2008, soltanto 200 confluiranno nel Fondo) resta nelle disponibilità dell’Erario. Ecco elencate nel dettaglio le misure del pacchetto “Robin Tax” come programmate per il 2008:

grava su chi ha conseguito un volume di ricavi che supera i 25 milioni e opera nei settori della ricerca e coltivazione di idrocarburi, raffinazione petrolio, produzione o commercializzazione di benzine, petroli, gasoli per usi vari, oli lubrificanti e residuati, gas di petrolio liquefatto e gas naturale, energia elettrica, un’addizionale Ires del 5,5%;

l’aumento delle quotazioni del Brent e/o del gas richiede che il titolare delle concessioni di coltivazione per il petrolio e il gas versi un’ulteriore aliquota di prodotto dell’imposta sugli idrocarburi. Inoltre, i titolari di concessioni pagheranno una somma pari all’1 per cento delle produzioni annue ottenute, dal 1° luglio, dalle concessioni di coltivazione;

il Fondo per i meno abbienti cui s’è accennato più sopra verrà alimentato dalle somme che gli agenti della riscossione hanno prelevato in eccesso dalle iscrizioni a ruolo, dalle somme dovute per l’acconto 2007 delle ulteriori aliquote di prodotti dell’imposta sugli idrocarburi, dalle maggiori somme versate dalle cooperative a mutualità prevalente, dai trasferimenti dal bilancio dello Stato nonché dai versamenti effettuati “a titolo spontaneo e solidale” da società ed enti operanti in specie nel comparto dell’energia.