Saldo IVA per il 2023: le scadenze

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Saldo IVA per il 2023: le scadenze

Con l'approssimarsi della fine del mese di luglio 2024, i contribuenti sono alle prese con una serie di adempimenti importanti: uno di questi è il pagamento del saldo IVA relativo all'anno 2023, derivante dalla dichiarazione annuale IVA 2024, in cui è emerso un debito nei confronti dell’erario, e le vari opzioni disponibili.

Va segnalato che il 31 luglio 2024 rappresenta l'ultima data utile per i contribuenti che devono ancora saldare l'IVA per l'anno precedente.

Chi non ha adempiuto alle precedenti scadenze del 18 marzo 2024 e del 1° luglio 2024 deve regolarizzare la propria situazione entro questa data. Tuttavia, è in corso la definizione del decreto correttivo da parte del Governo – approvato in via preliminare il 20 giugno 2024 – che prevede la possibilità di differire ulteriormente tale versamento.

I contribuenti possono scegliere di saldare l'intero importo dovuto in un'unica soluzione o optare per un piano di rateizzazione.

I soggetti che hanno stipulato un concordato preventivo biennale beneficiano di termini di pagamento estesi fino al 31 luglio 2024 senza alcuna penalità aggiuntiva, in virtù di quanto disposto dall’art. 37 del Decreto legislativo n. 13/2024.

Infatti, tale norma, per il primo anno di applicazione del concordato preventivo biennale, stabilisce che i soggetti esercenti attività per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e che dichiarano ricavi o compensi non superiori al limite stabilito (pari a 5.164.569 euro) possono effettuare i versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA, che sarebbero scaduti in data 30 giugno 2024 (slittato al 1° luglio 2024), entro il 31 luglio 2024 senza alcuna maggiorazione.

In caso di approvazione definitiva del correttivo sul concordato preventivo, si potrebbe fruire della data del 30 agosto 2024 corrispondendo la maggiorazione dello 0,4% per il ritardo.

Caso dell’adesione al concordato preventivo biennale

Il Decreto Legislativo n. 13/2024 ha introdotto modifiche significative per i contribuenti sotto concordato preventivo biennale, semplificando i requisiti e estendendo le scadenze dei pagamenti fiscali.

Detti contribuenti in devono mantenere solo gli obblighi contabili ordinari e presentare i modelli relativi agli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA).

Per il primo anno di applicazione dell’istituto, i contribuenti che rientrano nei requisiti ISA e dichiarano ricavi o compensi entro limiti predefiniti, il termine per i versamenti è stato posticipato al 31 luglio 2024, senza applicazione di maggiorazioni (saldo Iva 2023, imposte sui redditi, Irap, acconto 2024).

Ma va tenuto conto di un prossimo decreto correttivo in via di definizione, che prevede un ulteriore spostamento della data 30 agosto 2024, con una maggiorazione dello 0,4%.

Scadenza per il saldo Iva 2023

Nel 2024 i contribuenti hanno potuto fruire di una maggiore elasticità nella gestione dei pagamenti del saldo IVA, anche optando per il pagamento dilazionato.

Infatti, normalmente, il saldo IVA deve essere versato entro il 16 marzo di ogni anno. Tuttavia, per il 2024, la scadenza è stata spostata al 18 marzo a causa della coincidenza con la giornata festiva.

Se si sceglie il pagamento a rate:

  • la prima rata va pagata entro il 18 marzo 2024;
  • le rate successive devono essere versate entro il 16 di ogni mese, con un interesse del 0,33% al mese su ogni rata successiva alla prima.

Ma con il decreto Adempimenti (D.Lgs. n. 1/2024):

  • l’ultima rata può essere pagata fino al 16 dicembre 2024, anziché il 16 novembre;
  • è possibile rateizzare il debito senza dichiararlo esplicitamente nella dichiarazione dei redditi – dando importanza al comportamento concludente;
  • si stabilisce il giorno 16 di ogni mese come data unica per il pagamento delle rate successive alla prima.
Dunque, nel 2024 è stato differito al 1° luglio 2024 il pagamento del saldo Iva 2023, in coincidenza con la scadenza del versamento dovuto per la dichiarazione dei redditi.

Inoltre, si può scegliere di differire l’adempimento al 31 luglio 2024, con interessi dello 0,40% calcolati sulla somma dovuta fino al 30 giugno.

Varie possibilità di date

I contribuenti, a seconda delle loro necessità economiche, possono:

pagare entro il 1° luglio 2024 in corrispondenza delle scadenze delle imposte dovute per il modello Redditi 2024

  • in un'unica soluzione (con un incremento dello 0,40% al mese, calcolato dal 18 marzo al 30 giugno 2024);
  • a rate (oltre alla maggiorazione iniziale dello 0,40%, su ogni rata successiva alla prima un interesse dello 0,33% al mese).

pagare entro il 31 luglio 2024

  • in un'unica soluzione con una maggiorazione cumulativa dello 0,80% (0,40% per il periodo dal 19 marzo al 30 giugno e un'ulteriore 0,40%);
  • a rate (maggiorazione dell’1,6% più lo 0,40%, con un ulteriore incremento del 0,33% mensile su ogni rata successiva.

NOTA BENE: Il termine della rateazione deve avvenire entro il 16 dicembre dell’anno in cui è presentata la dichiarazione.

Scadenze per i soggetti Ires

Le scadenze per il pagamento del saldo IVA 2023 variano in base alla tipologia del contribuente, distinguendo tra persone fisiche, società di persone, società di capitale e altri soggetti IRES.

Per i soggetti IRES va tenuto conto della data di approvazione del bilancio d'esercizio e della data di chiusura dell'esercizio.

Inoltre, nel primo anno di concordato preventivo biennale, è previsto un differimento ulteriore.

I soggetti con esercizio diverso dall'anno solare possono versare l'IVA entro il 1° luglio 2024, indipendentemente dai termini di versamento delle imposte sui redditi.

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