Concordato preventivo: calcolo per la proposta e software per gli ISA

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Concordato preventivo: calcolo per la proposta e software per gli ISA

Il Ministero delle Finanze ha pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 139 del 15 giugno 2024 il decreto - datato 14 giugno 2024 - che approva la metodologia tramite la quale verrà elaborata la proposta del reddito e del valore della produzione ai fini del concordato, da inviare ai contribuenti ISA.

Il 15 giugno 2024 l’Agenzia delle Entrate ha messo online il software “Il tuo ISA 2024 CPB” che consente il calcolo dell’indice sintetico di affidabilità fiscale per tutti gli ISA approvati e il calcolo della proposta di Concordato preventivo biennale (CPB).

Una volta ottenuta la proposta del Fisco, il contribuente avrà tempo per studiarla e, se ritenuta positiva, accettarla, fino al 15 ottobre 2024 che con tutta probabilità sarà prorogato al 31 ottobre 2024 dal decreto correttivo atteso in Consiglio dei Ministri il 20 giugno.

Il concordato preventivo biennale è stato istituito dagli articoli da 6 a 39 del decreto legislativo 12 febbraio 2024, n. 13, facente parte della riforma fiscale che prevede la possibilità di accedere ad un accordo biennale con il Fisco da parte di contribuenti di minori dimensioni titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo derivante dall'esercizio di arti e professioni, che svolgono attività nel territorio dello Stato.

Introduzione alla metodologia di calcolo

Con la pubblicazione del Decreto ministeriale del 14 giugno 2024 è stata adottata la metodologiacontenuta nell’allegato 1 al provvedimento - per i piccoli contribuenti che esercitano attività commerciali o professionali sul territorio nazionale. Questa metodologia considera:

  • gli andamenti economici e dei mercati, 
  • le redditività individuali e settoriali desumibili dagli ISA e delle risultanze della loro applicazione,
  • gli specifici limiti imposti dalla normativa in materia di tutela dei dati personali.

Tale strumento è utile per l'elaborazione della proposta di concordato per i contribuenti che hanno utilizzato gli ISA nell'anno fiscale conclusosi il 31 dicembre 2023.

Processo di formulazione

La proposta di concordato si basa sui dati finanziari forniti dal contribuente e sulle analisi degli ISA di anni precedenti. Per le valutazioni future della proposta, vengono impiegate proiezioni economiche come quelle del PIL, fornite dalla Banca d'Italia.

I contribuenti coinvolti nel processo ISA forniscono dettagli necessari come indicato nella documentazione tecnica allegata al decreto.

Ambito della proposta

Il decreto specifica che per la formulazione delle proposte di concordato sono considerati:

- il reddito di lavoro autonomo derivante dall'esercizio di arti e professioni, rilevante ai fini delle imposte sui redditi (art. 15 del decreto legislativo 13/2024);

- il reddito d'impresa, rilevante ai fini delle imposte sui redditi (art. 16 del decreto legislativo 13/2024);

 - il valore della produzione netta, rilevante ai fini dell'imposta regionale sulle attività produttive.

Questi elementi sono fondamentali per le proposte di concordato per i periodi fiscali in corso al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2025.

Nella nota metodologica si legge che le basi imponibili sono considerate al netto del saldo tra le plusvalenze, le sopravvenienze attive, le minusvalenze e le sopravvenienze passive del periodo d’imposta di riferimento, determinando una corrispondente variazione del reddito concordato.

Partendo dal reddito dichiarato dal contribuente nell’annualità oggetto di dichiarazione (periodo d’imposta 2023), per la definizione della proposta concordataria vengono previsti i seguenti passaggi:

  • misurazione dei singoli indicatori elementari di affidabilità e anomalia;
  • valutazione dei risultati economici nella gestione operativa negli ultimi tre periodi di imposta, compresa quella oggetto di dichiarazione;
  • confronto con valori di riferimento settoriali;
  • criterio formulazione base IRAP;
  • rivalutazione con proiezioni macroeconomiche per i periodi d’imposta 2024 e 2025.

Concordato, cause di cessazione

L’articolo 4 del decreto ministeriale delle Finanze del 14 giugno 2024 descrive le circostanze in cui un concordato preventivo perde validità, delineando due scenari principali:

  • calo di rendimento: il concordato termina se i redditi o il valore della produzione reale risultano inferiori rispetto a quelli concordati, superando una soglia percentuale specificata;
  • circostanze straordinarie.

In merito a queste ultime, si citano:

a) eventi calamitosi per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza,

b) altri eventi di natura straordinaria che hanno comportato:

  • danni ai locali destinati all'attività d'impresa o di lavoro autonomo, tali da renderli totalmente o parzialmente inagibili e non più idonei all'uso;
  • danni rilevanti alle scorte di magazzino tali da causare la sospensione del ciclo produttivo;
  • l'impossibilità di accedere ai locali di esercizio dell'attività;
  • la sospensione dell'attività, laddove l'unico o principale cliente sia un soggetto il quale, a sua volta, a causa di detti eventi, abbia interrotto l'attività;

c) liquidazione ordinaria, liquidazione coatta amministrativa o giudiziale;

d) cessione in affitto dell'unica azienda;

e) sospensione dell'attività ai fini amministrativi dandone comunicazione alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura;

f) sospensione dell'esercizio della professione dandone comunicazione all'ordine professionale di appartenenza o agli Enti previdenziali e assistenziali o alle casse di competenza.

Adeguamento della proposta

Perché la proposta di concordato sia il più aderente possibile alla situazione del soggetto, l'Agenzia delle Entrate tiene conto di possibili eventi straordinari comunicati dal contribuente per determinare in modo preciso la proposta di concordato.

Pertanto, i redditi e il valore della produzione netta relativi al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2024, sono ridotti:

a) in misura pari al 10%, in presenza di eventi straordinari che hanno comportato la sospensione dell'attività economica per un periodo compreso tra 30 e 60 giorni;

b) in misura pari al 20%, in presenza di eventi straordinari che hanno comportato la sospensione dell'attività economica per un periodo superiore a 60 giorni e fino a 120 giorni;

c) in misura pari al 30%, in presenza di eventi straordinari che hanno comportato la sospensione dell'attività economica per un periodo superiore a 120 giorni.

Miglioramenti della proposta

Al fine di garantire il graduale raggiungimento di un livello corrispondente alla piena affidabilità al termine del biennio oggetto di concordato, si è così operato:

  • per i redditi del periodo fiscale che finisce il 31 dicembre 2024, la proposta include i redditi dell'anno 2023. Si utilizza il 50% del reddito più alto stabilito tramite un metodo specificato in allegato;
  • per quanto riguarda il valore della produzione netta dello stesso periodo fiscale, si considera l'importo determinato per il 2023, seguendo lo stesso metodo.

Software “Il tuo ISA 2024 CPB”

E’ online, dal 15 giugno 2024, il software per il Cpb.

Solo i contribuenti che utilizzano gli ISA possono scaricare la nuova versione del software "Il tuo ISA 2024".

Questo software non solo fornisce le abituali valutazioni fiscali, ma permette anche di elaborare una proposta di concordato preventivo biennale per il 2024 e 2025.

I contribuenti interessati devono compilare accuratamente il modello ISA per l'anno fiscale 2023, inclusa la nuova sezione CPB.

Quest'ultima è essenziale per trasmettere i dati necessari al calcolo del concordato preventivo per i due anni indicati e risulta cruciale per chi adotta gli ISA e desidera partecipare alla proposta di concordato.

Una volta acquisite le proposte, i contribuenti possono valutarle ed eventualmente accettarle fino al 31 ottobre 2024 anziché fino al 15 ottobre. Infatti è attesa la proroga in sede di esame del decreto correttivo che avverrà nella riunione del Consiglio dei Ministri del 20 giugno 2024.

Allegati

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