Riversamento bonus ricerca e sviluppo: termini differiti

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Riversamento bonus ricerca e sviluppo: termini differiti

Nuove date per la procedura di riversamento spontaneo degli indebiti utilizzi del credito di imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo. I differimenti sono contenuti nel Decreto Fiscale collegato – Dl n. 145/2023.

Riversamento spontaneo per crediti Ricerca e Sviluppo

Con l’articolo 5, commi da 7 a 12, del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, è stata prevista la regolarizzazione, senza sanzioni e interessi, degli indebiti utilizzi in compensazione del credito di imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo di cui all’articolo 3, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145.

Ne sono interessati coloro che hanno maturato crediti di imposta in ricerca e sviluppo negli esercizi 2015-2019 e utilizzati in compensazione fino al 22 ottobre 2022.

Tale misura consente di regolarizzare errori formali effettuati nel calcolo dei crediti di R&S.

ATTENZIONE: Non è ammesso sanare crediti derivanti da condotte fraudolente, come spese simulate.

Altresì è permesso sanare:

  • errori nell’applicazione del comma 1-bis dell’articolo 3 del DL 145/2013 in modo non conforme;
  • eventuali errori nella quantificazione delle spese ammissibili o nel rispetto dei criteri di pertinenza e congruità;
  • errori di calcolo della media storica di riferimento per gli anni 2012-2013-2014.

Non è possibile utilizzare la procedura di riversamento per crediti già accertati tramite atti di recupero del beneficio o altri provvedimenti impositivi, divenuti definitivi alla data del 22 ottobre 2022.

Accesso alla sanatoria con nuove date

Chi intende avvalersi della regolarizzazione è tenuto a presentare l’apposita istanza all’Agenzia delle Entrate in via telematica: si segnala che il precedente termine del 30 novembre 2023 è stato differito, per mano del Decreto collegato alla Legge di Bilancio 2024 (DL n. 145/2023, in corso di conversione in legge) al 30 giugno 2024.

Si sposta anche la data per effettuare il pagamento delle somme o della prima rata: dal 16 dicembre 2023 passa al 16 dicembre 2024 – un anno in più.

Lo slittamento risulta utile alle imprese che avranno più tempo per valutare se gli investimenti effettuati sono effettivamente qualificabili nell’ambito di quelli di ricerca e sviluppo ai fini del riconoscimento del credito d’imposta ed anche per eseguire i dovuti calcoli sul bonus indebitamente utilizzato e decidere se aderire alla regolarizzazione.

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