Rivalutazione facoltativa
Autore: Alessia Lupoi
Pubblicato il 20 giugno 2011
Condividi l'articolo:
Nel 2004, una contribuente e gli altri comproprietari di terreni agricoli potenzialmente fabbricabili, avevano rideterminato i valori di acquisto di quei terreni, con perizia giurata.
Corrisposta la prima rata della sostitutiva (4% del valore di perizia), e compilato il quadro RM, sezione X, dell’Unico 2005, la contribuente aveva omesso il versamento delle residue rate e presentato, nel 2006, un’istanza di rimborso della prima rata versata.
L’omissione generava la cartella di pagamento, con iscrizione a ruolo della sostitutiva, delle sanzioni e degli interessi di mora.
In linea con le conclusioni della Ctp, la Ctr Lombardia – sentenza 71/66/2011 – ha stabilito che l’operazione di rivalutazione dei valori di acquisto dei terreni, siano edificabili o con destinazione agricola, è facoltativa. Così decidendo, la Commissione tributaria provinciale ha assecondato la condotta della contribuente, la cui legittimità deriva dalla previsione di cui all’articolo 7 della Legge Finanziaria per il 2002, che considera l’istituto della rivalutazione facoltativo, non obbligatorio.
- Il Sole 24 Ore - Norme e tributi, p. 4 - Affrancamento dei terreni con decisione revocabile - Piccolo
Ricevi GRATIS la nostra newsletter
Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.
Richiedila subitoCondividi l'articolo: