Rimborsi spese legali La p.a. va informata
Autore: eDotto
Pubblicato il 29 maggio 2009
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Il Tar della Calabria, sezione di Reggio Calabria, con sentenza n. 251 del 22 aprile scorso, ha spiegato che il dipendente pubblico sottoposto a procedimento penale per ragioni strettamente connesse alla sua attività di ufficio, per usufruire del rimborso delle spese legali da parte della p.a. in caso di assoluzione, deve, al momento dell'insorgere del procedimento, chiedere all'ente di essere tenuto indenne delle spese legali da sostenersi per la difesa e, nel caso di rifiuto, adire il giudice competente. La comunicazione preventiva alla p.a., precisano i giudici regionali, non deve essere considerata come un semplice adempimento formale, non essendo finalizzata esclusivamente a consentire all'ente di quantificare, presuntivamente, gli oneri che esso potrebbe essere chiamato a sostenere. La stessa, in realtà, è finalizzata a consentire una valutazione “sulla sussistenza o meno di un conflitto di interessi nella difesa del proprio dipendente e la conseguente assunzione a proprio carico degli oneri di difesa, così come espressamente e testualmente sancito dall'art. 67 del dpr 268/1987, applicabile ratione temporis alla fattispecie e ritenuto dalla prevalente giurisprudenza, dalla quale il Collegio non ha motivo di discostarsi”.
- ItaliaOggi, p. 15 – Rimborsi spese legali La p.a. va informata - Rambaudi
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