Riforma del Catasto e compensazioni crediti: alcune delle novità del Ddl sulla delega fiscale

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Il cammino del Ddl delega fiscale riprende e ora sembra intenzionato ad accelerare i tempi. Il provvedimento, dopo l’approvazione di Montecitorio lo scorso ottobre e lo stop di ben 7 mesi subito a causa della crisi politica, ha ripreso vita nelle ultime settimane a seguito dell’attività di coordinamento di un “Comitato ristretto unico”.

Secondo quanto spiegato dal presidente della VI Commissione di Montecitorio, Daniele Capezzone, agli organi di stampa: “all'interno del Comitato ristretto c'è stata, da subito, una forte intesa sugli obiettivi da raggiungere, ed è grazie a questo che siamo riusciti a creare in tempi brevi un pacchetto di norme pro-contribuenti. Proprio alla luce dell'unità di intenti riscontrata".

Dopo l’approvazione all’unanimità da parte del Comitato ristretto, l’iter parlamentare dovrebbe ora proseguire senza grossi scossoni a seguito dell’adozione del provvedimento da parte della Commissione Finanze della Camera. Al rientro dalla pausa estiva, infatti, ci sarà tempo per presentare gli emendamenti entro la data del 10 settembre e, poi, per quanto riguarda i tempi di adozione, sono concessi 12 mesi al Governo per emanare i decreti delegati e almeno uno di essi dovrà essere deliberato dal Cdm entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della delega fiscale.

Il testo base, attualmente composto da 16 articoli, che potrà poi essere integrato con le proposte di modifica, si snoda su temi di grande interesse per i cittadini e le imprese, quali: la riforma del catasto, la riduzione della pressione fiscale, il potenziamento della lotta all’evasione, la codificazione dell’abuso di diritto, l’ampliamento del sistema delle compensazioni e tutta una lunga altra serie di novità sempre incentrate all’obiettivo delle semplificazioni.

Tra queste, un posto rilevante avranno gli interventi finalizzati a riordinare la materia del contenzioso tributario, con l’ampliamento delle ipotesi in cui il contribuente si potrà presentare in giudizio senza assistenza tecnica, fino all’ipotesi di arrivare ad una immediata esecutorietà delle sentenze, grazie anche ad uno snellimento delle procedure per il recupero dei crediti.

Per quanto riguarda le compensazioni, invece, si sta lavorando per cercare di ampliare il più possibile questo meccanismo, al fine di arrivare a poter generalizzare la compensazione tra crediti d'imposta vantati dal contribuente e debiti tributari a suo carico.

Non da meno saranno gli sforzi che verteranno sulla riforma del Catasto. È da tutti considerata una delle misure più urgenti da portare avanti e, proprio per tale ragione, si auspica l'approvazione del Ddl di delega fiscale entro ottobre. Il primo decreto delegato dell’Esecutivo potrebbe, infatti, avere per oggetto proprio la riforma del Catasto, che dovrebbe comportare l'adozione di misure di revisione provvisoria per i centri urbani di maggiore dimensione, passando al criterio dei metri quadri (in luogo dei vani) e alla soppressione delle categorie catastali completamente superate dalle reali caratteristiche del patrimonio immobiliare. Infine, a regime, dovrebbe essere previsto anche un meccanismo automatico di revisione periodica delle rendite catastalì.
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