Resto al Sud, agevolazioni estese a commercio e isole minori del Centro-Nord
Pubblicato il 22 novembre 2021
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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 9 novembre scorso della Legge di conversione del Dl n. 121/2021, tra le altre cose, è stato previsto anche un ulteriore rafforzamento della misura agevolativa denominata Resto al Sud.
Resto al Sud, doppio ampliamento
In particolare, l’articolo 13 della Legge 9 novembre 2021, n. 156 estende anche al commercio e alle isole minori del Centro-Nord i contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati previsti dalla misura agevolativa suddetta.
Si tratta di un duplice ampliamento, riguardante appunto i settori di applicazione e i confini geografici, che era particolarmente atteso vista la disponibilità delle risorse finanziarie in capo ad Invitalia, soggetto gestore della misura: a fronte di risorse a disposizione per 1,25 miliardi di euro, infatti, ad ottobre 2021 ne sono stati utilizzati circa 515 milioni.
Le due novità vanno a rafforzare ulteriormente l’incentivo per gli imprenditori under 56, già attivo nelle regioni del Mezzogiorno e in alcune aree del Centro Italia colpite dei terremoti del 2016 e 2017.
In particolar modo, l’apertura al commercio consente di allargare in modo significativo il bacino dei potenziali beneficiari, come era già accaduto con l’estensione ai liberi professionisti.
Resto al Sud, i soggetti beneficiari
Resto al Sud sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali:
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in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia;
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nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria);
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nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord
L’incentivo è rivolto agli under 56 che:
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al momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria), nelle isole minori marine del Centro-Nord, nonché in quelle lagunari e lacustri oppure trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria;
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non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017;
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non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio;
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non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento.
Analogamente possono essere agevolate anche:
- le imprese costituite dopo il 21/06/2017;
- le imprese costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni - o 120 giorni in caso di residenza all’estero - dall’esito positivo dell’istruttoria);
- i liberi professionisti ( in forma societaria o individuale ) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (codice Ateco non identico fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche).
Soggetti beneficiari aggiuntivi
Con la pubblicazione della Legge di conversione n. 156/2021 si contemplano nuovi beneficiari.
Alle isole del Centro-Nord sono aggiunte le seguenti:
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Isole minori marine: (Campo nell'Elba, Capoliveri, Capraia, Giglio, Marciana, Marciana Marina, Ponza, Porto Azzurro, Portoferraio, Portovenere, Rio, Ventotene);
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Isole lagunari e lacustri: (Isole della laguna veneta: Lido, Murano, Pellestrina, Burano, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Vignole, Torcello, San Giorgio, San Michele, San Clemente, San Francesco del Deserto, Marzobetto, San Lazzaro degli Armeni; Isole della laguna di Grado: Isola di Grado, Isola di Santa Maria di Barbana, Isola di Morgo; Isole del lago d’Iseo: Monte Isola; Isole del lago di Garda; Comacina (lago di Como); Isola d’Orta – San Giulio; Isole del lago Trasimeno: Isola Maggiore e Isola Polvese; Isole Borromee: Isola Superiore, Isola Bella, Isola Madre, Isola San Giovanni).
Resto al Sud, cosa finanzia
Si ricorda che la misura agevolativa finanzia:
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le attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
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la fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
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il turismo;
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il commercio;
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le attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).
Sono, invece, escluse le attività agricole.
L’agevolazione copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto, pari a:
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15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale;
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fino a un massimo di 40.000 euro per le società.
Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.
Si rammenta, infine, che non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.
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