“Resto al Sud” aperto anche ai liberi professionisti

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“Resto al Sud” aperto anche ai liberi professionisti

Si allargano i confini d’accesso agli incentivi previsti dal cd. “Resto al Sud”, di cui all'art. 1 del D.L. n. 91/2017, convertito con modificazioni in L. n. 123/2017. Infatti, il 23 novembre 2019 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 275 il Decreto n. 134 del 5 agosto 2019, recante modifiche al regolamento n. 174 del 9 novembre 2017, che consente l’accesso alle agevolazioni anche ai soggetti che svolgono attività libero-professionale. In particolare, si tratta di soggetti:

  • iscritti in ordini o collegi professionali;
  • esercenti professioni non organizzate in ordini o collegi.

Il decreto entrerà in vigore l’8 dicembre 2019.

Resto al Sud, a chi interessa?

Le domande di ammissione agli incentivi “Resto al Sud” possono essere presentate dai soggetti di età compresa tra i 18 ed i 45 anni che:

  • siano residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda o vi trasferiscano la residenza entro 60 giorni, ovvero entro 120 giorni se residenti all'estero, dalla comunicazione del positivo esito dell'istruttoria;
  • non risultino già titolari di attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017, al momento della presentazione della domanda.

Si ricorda, al riguardo, che i beneficiari delle agevolazioni devono mantenere la residenza nelle predette regioni per tutta la durata del finanziamento.

Resto al Sud, la novità

A seguito delle modifiche apportate dal Decreto in commento, posso partecipare alle agevolazioni anche i soggetti che svolgono attività libero-professionali. Questi ultimi, non devono essere titolari di partita IVA per l'esercizio di un'attività analoga a quella proposta nei 12 mesi precedenti la presentazione della domanda di agevolazione.

In particolare, non possono presentare istanza i soggetti che risultano essere titolari, nei 12 mesi precedenti la presentazione della domanda, di partita IVA associata ad un codice ATECO identico, fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche, a quello corrispondente all'attività oggetto di domanda d’ammissione alle agevolazioni.

Resto al Sud, monitoraggio delle agevolazioni

Il monitoraggio delle agevolazioni è affidato all'Agenzia per la Coesione territoriale che, nell'ambito delle proprie competenze, garantisce comunque la valorizzazione dei seguenti indicatori:

  • numero complessivo delle domande di contributo ricevute;
  • numero delle iniziative approvate e ammesse alle agevolazioni;
  • importo complessivo dei contributi concessi;
  • importo degli investimenti attivati e dei finanziamenti degli istituti di credito accreditati ai beneficiari.
Allegati Anche in
  • edotto.com – Edicola del 16 ottobre 2018 - Resto al Sud. Guida al colloquio online – Moscioni

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