Report AdEPP: tra giovani, welfare e libera professione
Pubblicato il 12 dicembre 2024
In questo articolo:
Condividi l'articolo:
Il XIV Rapporto sulla previdenza privata 2024, realizzato dal centro studi dell’Associazione degli Enti Previdenziali Privati (AdEPP), fotografa uno scenario in crescita e ricco di trasformazioni per le casse previdenziali dei professionisti italiani. Con un patrimonio complessivo che supera i 114 miliardi di euro e quasi 133 miliardi di entrate contributive annuali, il sistema si conferma solido e sostenibile, supportando 1,36 milioni di professionisti iscritti.
L’impegno costante delle Casse previdenziali garantisce sicurezza e opportunità per tutte le generazioni di professionisti, in un contesto in continua evoluzione.
Platea che cambia volto
Il rapporto evidenzia una trasformazione demografica significativa tra gli iscritti: gli over 50 rappresentano oggi il 42,7%, mentre gli under 40 sono scesi al 27,2%in netto calo rispetto al 41% del 2005. Allo stesso tempo, cresce il numero delle donne professioniste, che rappresentano il 41% del totale e il 54% degli under 40. Allo stesso modo, si registra un aumento dei pensionati attivi, passati da 42.088 nel 2005 a 119.288 nel 2023.
Redditi in crescita
Dal 2005, i redditi nominali dei professionisti sono cresciuti del 27,42%, tuttavia il dato risulta meno positivo se si considera l’inflazione, con una perdita reale dell’8,3%. Le disparità regionali e di genere restano marcate: i redditi al Sud sono inferiori del 46% rispetto al Nord e le donne continuano a guadagnare meno dei colleghi uomini in tutte le aree del Paese.
I giovani under 30 percepiscono redditi medi di 14.622 €, pari a meno di un quarto di quelli dei professionisti tra i 50 e i 60 anni. La disparità reddituale riflette ancora le difficoltà iniziali nell’affermazione professionale delle nuove generazioni.
Welfare sempre più integrato
AdEPP ha destinato, nel 2023, 212 milioni di euro al welfare integrato, con misure che spaziano dalla sanità alla formazione professionale. I giovani sono stati al centro di molte iniziative, tra cui contributi per l’avvio delle attività e il sostegno alla famiglia. Tuttavia, solo il 35% è consapevole delle opportunità offerte dal welfare.
Silver Economy e pensionati attivi
Il rapporto segnala l’incremento dei pensionati attivi, passati da 42.088 nel 2005 a 119.288 nel 2023. Questo fenomeno, definito “Silver Economy”, evidenzia il prolungamento della vita lavorativa e il ruolo centrale degli over 60, che continuano a contribuire in modo significativo alla professione.
Investimenti strategici, crescita e diversificazione
Dal 2013, il patrimonio delle Casse è cresciuto del 74%, con una media annua del 5,7%. Gli investimenti sono sempre più diversificati, con una preferenza per fondi mobiliari e azioni, mentre gli immobili hanno registrato un calo. Circa il 39% degli investimenti è stato destinato all’Italia, a sostegno dell’economia nazionale.
Giovani, tecnologia e famiglia
L’indagine evidenzia una crescente fiducia dei giovani professionisti nelle tecnologie emergenti. La maggior parte non percepisce l’intelligenza artificiale come una minaccia al proprio ruolo professionale, pur riconoscendo alcune criticità in specifici ambiti. Al contempo, emerge la richiesta di politiche mirate al sostegno della salute e alla formazione continua, elementi essenziali per mantenere competitività in un mercato sempre più dinamico.
ll desiderio di costruire una famiglia rimane forte tra i giovani, con il 70% che aspira ad avere figli. Tuttavia, molti si trovano costretti a posticipare o rinunciare, frenati da difficoltà economiche e lavorative, ulteriormente aggravate dalla mancanza di supporto familiare e comunitario.
Il timore di sacrificare la carriera o il tempo personale rappresenta un ulteriore ostacolo, portando molti a limitarsi a un solo un figlio o a rinunciare completamente alla genitorialità.
Le donne, in particolare, si dichiarano più pessimiste rispetto agli uomini, sottolineando quanto le difficoltà economiche e la carenza di aiuti adeguati influiscano negativamente sulla possibilità di conciliare carriera e vita familiare.
Libera professione e aggregazione
La libera professione continua ad attrarre giovani, principalmente per l’autonomia e le ambizioni economiche che offre, anche se, in alcune categorie, come i biologi, appare più come una necessità legata alla scarsità di alternative. I costi iniziali dell’attività professionale sono spesso sostenuti con risorse personali o familiari, mentre il periodo di tirocinio e l’apprendistato si confermano passaggi fondamentali per avviare una carriera. In un mercato sempre più esigente la formazione continua e il re-skilling sono percepiti come fondamentali per mantenersi competitivi e specializzati.
L’aggregazione tra professionisti, invece, rimane limitata, solo alcune categorie, come medici e ingegneri, riconoscono nella multidisciplinarietà una risorsa strategica.
Ricevi GRATIS la nostra newsletter
Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.
Richiedila subitoCondividi l'articolo: