Quota 100, Reddito di Cittadinanza e altre misure per il mercato del lavoro. Il “Decretone” è legge

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Quota 100, Reddito di Cittadinanza e altre misure per il mercato del lavoro. Il “Decretone” è legge

Dopo il via libera del Senato, il 29 marzo 2019 è stata data ufficialità con pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale” n. 75, alla legge del 28 marzo 2019, n. 26, di conversione, con modificazioni, del decreto legge del 28 gennaio 2019, n. 4 (c.d. “Decretone”), recante disposizioni urgenti in materia di Reddito di Cittadinanza e di pensioni.

In buona sostanza, la legge in commento, entrata in vigore il 30 marzo 2019, introduce definitivamente la misura di sostegno al reddito e di accompagnamento al lavoro definita “Reddito di Cittadinanza” e la misura “Quota 100”, che consente di andare in pensione ai lavoratori che raggiungono complessivamente 38 anni di contributi previdenziali e 62 anni di età anagrafica.

In aggiunta a tali interventi, analizziamo tutte le novità previste dal Decretone, ora ufficialmente operative.

Reddito di Cittadinanza

Come noto, ai fini del riconoscimento del Reddito di Cittadinanza, è possibile  già inviare le richieste dal 6 marzo 2019 e coloro che le hanno regolarmente presentate, avranno diritto al primo accredito già dal mese in corso.

La relativa liquidazione, come emerge dalla legge n. 26/2019, avverrà direttamente su una carta elettronica prepagata, denominata “RdC card”, la quale servirà esclusivamente per effettuare alcune spese di beni di consumo e per pagare le utenze.

Ed infatti, dal quadro normativo ora completo emerge che nessun prelievo di contanti sarà consentito, se non per cifre di modesta identità e che l’importo prelevabile è subordinato alla c.d. scala di equivalenza, ossia al numero dei componenti il nucleo familiare.

Ulteriormente, sarà possibile effettuare un solo bonifico mensile per versare l’affitto, fino a un massimo di 280 euro mensili, ridotti a 150 euro per la pensione di cittadinanza (se, invece, il percettore del RdC ha in corso un mutuo, è possibile fare un solo bonifico per il pagamento della rata del mutuo della casa di abitazione, fino ad un massimo di 150 euro mensili).

 

NB! I fondi accreditati dovranno essere spesi per intero, pena la riduzione fino ad un 20% per i mesi successivi.

In aggiunta, si potrà rendere tracciabile tutto ciò che si spende con la card via PC o con apposite app per smartphone.

 

I chiarimenti del Decretone sul RdC

In relazione al Reddito di Cittadinanza, questi sono i punti affrontati dal Decretone:

  • restano esclusi dall'accesso al Reddito e alla pensione di cittadinanza coloro che posseggono immobili, diversi dalla prima abitazione, di valore superiore a 30.000 euro, non solo in Italia ma anche all'estero;
  • l'indennità per il lavoro parasubordinato Dis-Coll, così come la Naspi, risulta compatibile con il Reddito di Cittadinanza;
  • in caso di separazione o di divorzio, avvenuti successivamente alla data del 1° settembre 2019, per poter ottenere il RdC, il cambio di residenza deve essere certificato da apposito verbale della polizia locale. Inoltre, per i genitori single che fanno domanda per l'accesso al reddito, in presenza di figli minori, ai fini del calcolo Isee, fa parte del nucleo familiare anche il genitore non convivente o non sposato, eccetto il caso in cui uno dei due genitori risulti coniugato con persona diversa dall'altro genitore, se ha figli con un'altra persona, se non sia più in possesso della potestà, se c'è un assegno di mantenimento o quando risulti accertata in sede giurisdizionale, o dai servizi sociali, la estraneità in termini di rapporti affettivi ed economici;
  • lo Stato potrà controllare i soli importi complessivamente spesi e prelevati con le card del reddito di cittadinanza e non le singole spese;
  • anche i cosiddetti “working poor”, ovvero i lavoratori poveri nonostante lo stipendio, potranno usufruire delle opportunità di politica attiva per l'occupazione e ricevere le offerte di lavoro da parte dei Centri per l'Impiego;
  • i beneficiari del reddito saranno obbligati ad accettare la proposta di lavoro solo se il salario sarà almeno di 858 euro al mese e l'offerta sarà considerata congrua se la retribuzione sarà superiore di almeno il 10 per cento del beneficio massimo fruibile;
  • la pensione di cittadinanza potrà essere concessa anche nel caso in cui il componente del nucleo familiare di età pari o superiore a 67 anni conviva esclusivamente con una o più persone in condizione di disabilità grave o non autosufficienza;
  • si innalza da 5.000 a 7.500 euro la soglia per l'accesso, sia per la pensione che per il reddito, relativa al patrimonio mobiliare per ogni componente con disabilità grave o non autosufficienza;
  • i beneficiari dovranno svolgere nel Comune da un minimo di 8 a un massimo di 16 ore complessive settimanali di servizi utili per la collettività;
  • i beneficiari del reddito di cittadinanza con un figlio minore nel nucleo, anche in caso di coppia separata, possono ricevere offerte di lavoro in un massimo di 250 chilometri, anziché tutta Italia, nei primi 24 mesi di fruizione del beneficio o in caso di rinnovo. Il limite scende a 100 chilometri in caso di familiari di persone disabili;
  • i centri per l'impiego e i Comuni potranno convocare i beneficiari del Reddito di Cittadinanza anche tramite mezzi informali quali messaggistica telefonica o posta elettronica;
  • i cittadini di Stati non appartenenti alla Ue, salvo coloro aventi lo status di rifugiato, devono produrre apposita certificazione rilasciata dalla competente autorità dello Stato estero, tradotta in lingua italiana e legalizzata dall'Autorità consolare italiana, per comprovare la composizione del nucleo familiare;
  • sono estese le maxi sanzioni previste per i datori di lavoro che impiegano in nero lavoratori stranieri o minori, anche per l'impiego irregolare di beneficiari di Reddito di Cittadinanza;
  • non avrà diritto al Reddito di Cittadinanza il solo componente del nucleo familiare disoccupato a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa;
  • sono estese le agevolazioni tariffarie sulla bolletta di luce e gas per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza, non anche su quella dell'acqua;
  • stop al reddito e alla pensione di cittadinanza per i richiedenti ai domiciliari o per i condannati con sentenza definitiva e per i reati di tipo mafioso o terroristico. La sospensione della pensione vale anche per i latitanti e gli evasi;
  • le richieste del Reddito di Cittadinanza, oltre a quelle della pensione di cittadinanza, potranno essere presentate ai patronati;
  • sono salve le domande per il Reddito di Cittadinanza presentate prima dell'entrata in vigore del decreto e vi saranno sei mesi di tempo per aggiornare i requisiti sulla base delle modifiche introdotte in sede di conversione in legge del provvedimento;
  • la pensione di cittadinanza potrà essere erogata con le modalità ordinarie di erogazione delle pensioni, non tramite la Carta RdC;
  • il Reddito di Cittadinanza sarà revocato a chi ha un contratto di collaborazione coordinata e continuativa per il quale non siano state inviate le comunicazioni obbligatorie dal datore di lavoro.

Quota 100

La possibilità di andare in pensione usufruendo della misura “Quota 100” è rivolta, in via sperimentale nel periodo compreso tra il 2019 ed il 2021, a:

  • tutti gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (Ago) e alle forme esclusive e sostitutive della medesima, gestite dall’INPS;
  • gli iscritti alla Gestione separata.

La prima finestra di pensionamento utile si apre nel corrente mese di aprile e, come anticipato, possono accedere alla pensione quanti abbiano maturato, entro la data del 31 dicembre 2018, almeno 38 anni d’età e un minimo di 62 anni.

Ancora, per chi ha maturato, o maturerà, i predetti requisiti a decorrere dal 1° gennaio 2019, il diritto alla prima decorrenza utile del trattamento pensionistico si consegue trascorsi tre mesi dalla maturazione dei requisiti (c.d. finestra).

Infine, si ricorda che il requisito contributivo richiesto per la “pensione Quota 100” può essere perfezionato, su domanda dell’interessato, anche cumulando tutti e per intero i periodi assicurativi versati o accreditati presso due o più forme di assicurazione obbligatoria, gestite dall’INPS, fermo restando che i periodi assicurativi coincidenti devono essere considerati una sola volta ai fini del diritto e valorizzati tutti ai fini della misura del trattamento pensionistico.

Inoltre, sempre sul punto, in caso di coincidenza dei periodi contributivi, ai fini del diritto vanno neutralizzati quelli versati o accreditati presso la gestione nella quale risultino presenti il maggior numero di contributi.

 

NB! Restano esclusi dal sistema pensionistico “Quota 100”:

  • il personale appartenente alle Forze armate;
  • il personale delle Forze di Polizia e di Polizia penitenziaria;
  • il personale operativo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
  • il personale della Guardia di finanza.

 

I chiarimenti del Decretone su Quota 100

Entrata in vigore la legge di conversione del decreto n. 4/2019, di seguito i punti specificati su “Quota 100”:

  • la possibilità di riscattare nel triennio 2019-2021, in tutto o in parte, per massimo cinque anni, anche non continuativi, i periodi non coperti da contribuzione, vale per tutti (salta il tetto dei 45 anni previsto inizialmente) ma solo per gli anni di corso dal 1996 in poi. Tale misura è legata alla pace contributiva, che viene estesa per 10 anni: si potrà saldare quanto dovuto in 120 rate mensili, anziché nelle 60 attuali;
  • è eliminata la finestra di 3 mesi per l'accesso alla pensione anticipata per i lavori cosiddetti gravosi.

Novità del Decretone sulla Cigs

Relativamente alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, ecco quanto stabilito dal Decretone:

  • per il relativo finanziamento sono stanziati 50 milioni per il 2020; 180 milioni per il 2019;
  • sarà stanziato un anticipo di sei mesi della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, per garantire il sostegno al reddito ai lavoratori di imprese in crisi con un organico superiore alle 500 unità.

Le misure sul lavoro dei disabili

Per garantire il rispetto delle quote stabilite dalla legge per l’inserimento nel mercato del lavoro dei disabili, il Decretone ha previsto quanto segue:

  • gli incentivi per chi assume beneficiari di Reddito di Cittadinanza non spetteranno se non rispettano le quote di assunzione dei lavoratori con disabilità appartenenti alle categorie protette, a meno che non assumano percettori del beneficio appartenenti alle medesime liste;
  • i disabili, anche se esentati dagli obblighi di ricerca del lavoro previsti per i beneficiari del reddito, possono manifestare la loro disponibilità al lavoro.

Le altre misure previste dal Decretone per il mercato del lavoro

Il Decretone, come anticipato, è intervenuto su molteplici aspetti riguardanti il mercato del lavoro.

I principali punti affrontati:

  • al fine di contrastare gli abusi sulle quote pensione destinate ai sindacati, l'Inps dovrà indicare nel cedolino della pensione una precisa e puntuale informazione sulle trattenute;
  • gli incentivi per le imprese che assumono beneficiari del Reddito di Cittadinanza saranno validi anche in caso di contratto di apprendistato e non solo per i lavori a tempo indeterminato;
  • sono stanziati venti milioni per finanziare, nel 2019, misure di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti delle imprese del settore dei call center.

 

 

QUADRO NORMATIVO

Decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019

Legge n. 26 del 28 marzo 2019

 

 

 

 

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