Prima casa per soggetti trasferiti all’estero: nuove regole

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Prima casa per soggetti trasferiti all’estero: nuove regole

Si è tramutato in decreto legge n. 69 del 13 giugno 2023 il provvedimento adottato dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 7 giugno 2023 (decreto Salva infrazioni), per chiudere 8 procedure d'infrazione e 7 casi di pre-infrazione pendenti sull’Italia e sollevate dalla Commissione europea. Inoltre si punta a risolvere anche un caso di aiuto di Stato, nonché ad adeguare l’ordinamento nazionale a 4 regolamenti e una direttiva.

Il Dl n. 69/2023 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 136 del 13 giugno 2023: sempre il 13 giugno è prevista la sua entrata in vigore.

Dl Salva-infrazioni: agevolazioni prima casa

Tra le numerose norme si evidenzia, per quanto attiene alla materia fiscale, la modifica della disposizione del DPR n. 131/1986 riguardante i requisiti per accedere all’agevolazione chiamata “prima casa” per i soggetti trasferiti all’estero.

Cambia, dunque, con l’articolo 2 del Dl n. 69/2023, l'articolo 1 della nota II-bis) della tariffa allegata al DPR 131/86.

Prima dell’intervento modificativo, era previsto che:

  • se l’acquirente dell’immobile si era trasferito all’estero per ragioni di lavoro, per quanto riguarda la condizione che richiede la residenza dell’acquirente nel Comune di acquisto, l’agevolazione prima casa era riconosciuta nel caso in cui l’immobile si trovasse nel Comune in cui aveva sede o esercitava l’attività il datore di lavoro;
  • il cittadino italiano emigrato all’estero poteva applicare l’agevolazione prima casa, non rilevando la prova della residenza, a condizione che l’immobile acquistato costituisse la sua prima casa sul territorio italiano.

NOTA BENE: Con le novità apportate, invece, le agevolazioni si applicano all’acquirente che si è trasferito all'estero per ragioni di lavoro:

  • se abbia risieduto o svolto la propria attività in Italia per almeno cinque anni,
  • se l’immobile si trova nel Comune di nascita o in quello in cui aveva la residenza o lavorava prima del trasferimento.

Dl Salva-infrazioni: federazioni nazionali riconosciute

In materia di sport, al fine di favorire il diritto allo svolgimento dell’attività sportiva, viene cambiato il comma 185 della legge 30 dicembre 2021, n. 234.

Si prevede, per le federazioni sportive nazionali riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano, che gli utili derivanti dall'esercizio di attività commerciale non concorrono a formare il reddito imponibile ai fini Ires e Irap purché, per gli anni 2022, 2023 e 2024, le medesime federazioni destinino integralmente gli stessi allo sviluppo delle attività statutarie non commerciali.

La misura viene applicata in via sperimentale per gli anni 2022, 2023 e 2024.

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