Prepagate, vincoli diffusi
Autore: eDotto
Pubblicato il 27 marzo 2008
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L’obiettivo della circolare n. 25/E del 25 marzo scorso è quello di contrastare le frodi Iva nel campo della telefonia. La Finanziaria 2008 modificando la lettera d), comma 1, dell’articolo 74 del Dpr 633/72 ha predisposto che nella cessione di qualsiasi mezzo tecnico per la fruizione di servizi di telefonia, effettuata nei confronti di acquirenti che agiscono nell’esercizio di impresa, arte o professione, diventa obbligatoria la certificazione degli estremi del soggetto che ha assolto l’Iva in regime di monofase. Le maggiori criticità si riscontrano nella fase di prima applicazione delle nuove disposizioni, soprattutto in vista della corretta gestione dello smaltimento delle rimanenze di mezzi tecnici non conformi alle regole introdotte dalla Manovra fiscale. Tutti i soggetti della catena distributiva devono inventariare, entro il 31 maggio 2008, le giacenze di prodotti posseduti al 31 marzo privi delle indicazioni sull’identità di colui che ha assolto l’Iva. Nel momento della rivendita dei beni non conformi, gli operatori dovranno rilasciare un documento che attesti la loro inclusione nell’inventario e gli estremi dell’operatore che ne ha curato l’espletamento. L’inventario va aggiornato con cadenza mensile fino al 31 agosto 2008. L’aggiornamento riguarda solo i mezzi “non già inventariati né direttamente né da terzi”, mentre l’acquisto di un bene già incluso nell’inventario del proprio cedente fa scattare solo l’obbligo di riportare nel documento di successiva cessione l’identità dell’operatore che ha già provveduto alla registrazione. Il 1° settembre 2008 segna la fine del periodo transitorio: da questa data, infatti, potranno circolare solo i mezzi tecnici o supporti fisici integrati con i dati previsti dalla norma oppure inventariati entro il 31 agosto 2008. Nella circolare n. 25/E, l’Amministrazione finanziaria traccia le linee guida da applicare nella gestione della fase intermedia, individuando situazioni peculiari in capo ai diversi attori della catena distributiva. Si individuano, infatti, le incombenze che gravano sui gestori telefonici, sui rivenditori sia all’ingrosso che al dettaglio e, infine, sui cessionari (titolari di partita Iva o consumatore finale).
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