Vigilanza privata col GPS ma a tutela dei lavoratori
Pubblicato il 01 giugno 2018
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Il Garante privacy, con provvedimento n. 232 del 18 aprile 2018, a seguito di richiesta di verifica preliminare, ha dato il via libera alla geolocalizzazione, attraverso smartphone e tablet, del personale di una società che effettua servizi di vigilanza privata e trasporto valori, prescrivendo misure a tutela della riservatezza dei lavoratori.
Infatti, benché l'applicazione installata sui dispositivi mobili sia finalizzata a garantire la sicurezza delle pattuglie; l'ottimizzazione delle assegnazioni e distribuzione degli interventi consentirà di inviare segnali di allarme in caso di pericolo, per il Garante è necessario che:
- sul dispositivo sia posizionata un'icona che indichi che la localizzazione è attiva;
- il sistema sia configurato in modo tale da oscurare la posizione geografica dei dipendenti, decorso un dato periodo di inattività dell'operatore sul monitor della centrale operativa.
Inoltre, i dati raccolti dal sistema potranno essere consultati dagli addetti alla centrale operativa e dalla direzione informatica della società, muniti di apposite credenziali e profili autorizzativi, in particolare per l'estrazione dei dati e, ad ulteriore tutela dei dipendenti, sarà escluso l'utilizzo dei dati per finalità di controllo dei lavoratori o per scopi disciplinari.
- eDotto.com – Edicola del 3 luglio 2017 – GPS su mezzi per la raccolta dei rifiuti - Schiavone
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