Nuova denominazione Ct, modifiche ai fogli avvertenze delle cartelle esattoriali
Pubblicato il 18 ottobre 2022
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Sono stati modificati dall’Agenzia delle Entrate i fogli Avvertenza della cartella di pagamento, per ciò che riguarda i riferimenti alle Commissioni tributarie in essi contenuti.
Il tutto è avvenuto con il provvedimento del 17 ottobre 2022 del direttore delle Entrate, il quale - in base alle attribuzioni conferitegli - ha disposto la modifica dei fogli Avvertenze relativi ai ruoli dell’Agenzia delle Entrate, di cui agli allegati 2, 3, 4 e 5 del provvedimento del Direttore dell’Agenzia del 28 giugno 2019.
Riforma della giustizia tributaria, due direttrici
Il Parlamento ha approvato la Legge n. 130 del 2022, che contiene disposizioni volte a professionalizzare il giudice tributario e a ridurre la durata del processo tributario, con particolare riguardo anche al contenzioso di legittimità pendente presso la Corte di Cassazione.
La Legge di riforma della giustizia e del processo tributario dello scorso 30 agosto è approdata sulla Gazzetta Ufficiale del 1° settembre 2022, n. 204, ed è in vigore dal 16 settembre 2022.
Al fine di migliorare la qualità delle sentenze tributarie e ridurre il contenzioso in Corte di Cassazione, si è puntato sulla revisione dell’ordinamento degli organi speciali di giustizia tributaria e sull’introduzione di istituti processuali volti non solo a ridurre il contenzioso esistente, ma anche a incentivare l’uniformità dei giudizi in materie analoghe.
Tra le principali direttrici della Riforma in commento si possono individuare le seguenti:
- nuova denominazione delle Commissioni tributarie in “Corte di giustizia tributaria”: la Legge di riforma della giustizia e del processo tributario ha, in primo luogo, modificato la definizione di “Commissione tributaria”, nelle sue varie articolazioni provinciali e regionali, con quella, più processuale, di “Corte di giustizia tributaria di primo grado e Corte di giustizia tributaria di secondo grado”;
- magistrati tributari: con la Legge n. 130/2022 è stata prevista, inoltre, la figura del magistrato tributario. Pertanto, l’esercizio della giurisdizione tributaria di merito è stato affidato a giudici tributari togati presenti nel ruolo unico nazionale alla data del 1° gennaio 2022 e a magistrati tributari di nuovo nomina, per un organico complessivo che consterà di 576 unità (448 in primo grado e 128 in secondo grado).
NOTA BENE: Si ricorda che in base alla normativa previgente, la giustizia tributaria era composta da giudici a tempo parziale, cosa questa che non ne tutelava la professionalità.
Nuova denominazione Commissioni tributarie, modifiche ai fogli Avvertenze
Nello specifico, l’articolo 4, comma 1, lett. a), della Legge, ha previsto che ove ricorrano all’interno del Decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546, le parole “commissione tributaria provinciale” e “commissione tributaria regionale” debbano essere sostituite rispettivamente dalle seguenti “corte di giustizia tributaria di primo grado” e “corte di giustizia tributaria di secondo grado”.
L’Agenzia delle Entrate, prendendo atto della nuova denominazione delle Commissioni tributarie provinciali e regionali che ha effetto a decorrere dal 16 settembre 2022, ha provveduto ad aggiornare il testo delle Avvertenze relative ai propri ruoli di cui agli allegati da 2 a 5 nei riferimenti ivi contenuti alle commissioni tributarie.
Inoltre, si legge nelle motivazioni del provvedimento direttoriale, il foglio Avvertenze Allegato 2 è stato integrato con riguardo alla richiesta di riesame per l’annullamento del ruolo che può essere presentata anche mediante il “Servizio di consegna documenti/istanze”, disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia. Esclusivamente nel caso in cui il ruolo riguardi somme dovute a seguito di controllo automatizzato sono stati altresì aggiunti i riferimenti per l’assistenza da telefono cellulare e da estero e il canale telematico Civis.
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