Nullo l'avviso di accertamento contraddittorio

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Con la sentenza n. 25197 del 30 novembre scorso, la Cassazione ha confermato una decisione con cui la Commissione tributaria regionale aveva dichiarato la nullità di un accertamento fiscale, per indebita detrazione dell'Iva, notificato ad una società estera. Nell'avviso, l'amministrazione finanziaria aveva fatto riferimento a diverse motivazioni, alcune delle quali in contraddizione tra di loro; in particolare, da un lato, l'ufficio negava alla ricorrente il diritto alla detrazione Iva che le sarebbe spettato soltanto in caso di stabile organizzazione in Italia; dall'altro, sottolineava il difetto di inerenza in quanto la società non avrebbe avuto la veste di soggetto passivo dell'Iva, ma quello di consumatore finale.

I giudici di legittimità hanno fatto proprie le ragioni esposte dalla Commissione regionale precisando, altresì, come la motivazione dell'avviso risponda all'esigenza di rispettare i principi di informazione e collaborazione; la stessa – continua la Corte - mira a garantire il pieno esercizio del diritto alla difesa del contribuente che deve essere posto in condizioni di contestare, da subito, il provvedimento notificatogli con un'adeguata linea difensiva.
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