Nulla osta per lavoro subordinato: a regime la precompilazione delle domande

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Con comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 140 del 4 settembre 2025, è stato reso noto che il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti riguardanti l’ingresso regolare di lavoratori e cittadini stranieri, nonché la gestione del fenomeno migratorio in Italia.

Immigrazione regolare: obiettivi e scopo del decreto

Il decreto-legge approvato dal Conisglio dei Ministri del 4 settembre 2025 si inserisce in un'azione di rafforzamento del quadro giuridico in materia di lavoro per i cittadini stranieri, finalizzato a garantire un ingresso legale e ordinato nel mercato del lavoro italiano.

In particolare, l'intervento normativo è volto a contrastare il reclutamento e l’impiego illegale di manodopera straniera, incrementando l'efficienza degli Sportelli Unici per l’Immigrazione, a vantaggio sia dei lavoratori sia dei datori di lavoro.

Il decreto introduce diverse novità che riguardano i lavoratori stranieri regolari nonché quelli in situazioni più vulnerabili, mirando a migliorare la gestione e la regolarizzazione del fenomeno migratorio.

Nulla osta per lavoro subordinato: modifiche ai termini e alle procedure

Una delle principali modifiche introdotte dal decreto-legge riguarda la revisione dei termini per l'adozione del nulla osta per il lavoro subordinato.

Il termine non decorrerà più dalla data di presentazione della domanda, ma dal momento in cui la richiesta viene imputata alla quota di ingresso. Questo cambiamento mira a rendere i procedimenti più rapidi ed efficienti.

Inoltre, il controllo delle dichiarazioni rese dai datori di lavoro in fase di precompilazione delle domande di nulla ostaal lavoro subordinato per l’anno 2025 è esteso a una gamma più ampia di categorie, incluse quelle per lavori particolari, volontariato, ricerca, lavoratori altamente qualificati e trasferimenti intra-societari. Questo intervento si propone di aumentare la trasparenza e la regolarità nelle pratiche di assunzione.

Limitazioni e precompilazione delle richieste

Il decreto-legge licenziato dal Consiglio dei Ministri prevede anche l'introduzione di misure specifiche relative alla precompilazione delle richieste di nulla osta al lavoro e ai limiti sul numero di richieste che un datore di lavoro può fare.

In particolare, nei procedimenti per l'assunzione di lavoratori stranieri vengono introdotti a regime due importanti strumenti: la precompilazione obbligatoria delle richieste di nulla osta al lavoro e il limite sul numero di richieste che i datori di lavoro possono presentare (al massimo 3)..

Questi meccanismi, che erano stati sperimentati inizialmente nel solo anno 2025, verranno ora estesi e applicati in modo permanente, anche per le assunzioni di lavoratori stagionali subordinati.

L’obiettivo è quello di semplificare e regolare maggiormente il processo di assunzione, evitando abusi e migliorando l’efficienza delle pratiche amministrative.

Estensione del diritto di soggiorno

Il decreto-legge introduce inoltre importanti tutele per i lavoratori stranieri. In particolare, viene esteso il diritto di soggiorno legittimo anche per i lavoratori che sono in attesa della conversione del loro permesso di soggiorno.

Un’altra novità significativa riguarda le vittime di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, per le quali la durata del permesso di soggiorno viene estesa da 6 a 12 mesi.

Settore dell'assistenza familiare e sociosanitaria

UL'ingresso e il soggiorno dei lavoratori impiegati nel settore dell'assistenza familiare e sociosanitaria, destinati all'assistenza di persone con disabilità o anziani, vengono esclusi stabilmente dal sistema delle quote.

Inoltre, viene stabilito che, durante i primi 12 mesi di lavoro regolare in Italia, questi lavoratori potranno svolgere esclusivamente l'attività per la quale sono stati autorizzati. Durante questo periodo, qualora desiderassero cambiare datore di lavoro, dovranno ottenere l'autorizzazione dagli Ispettorati territoriali del lavoro.

Modifiche al ricongiungimento familiare

In materia di ricongiungimento familiare, il decreto prevede un innalzamento del termine per il rilascio del nulla osta, che passa da 90 a 150 giorni, in modo da allinearsi alla normativa europea che stabilisce un termine di nove mesi.

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