Modelli IVA e IVA BASE/2025: novità e istruzioni per la compilazione e trasmissione

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Modelli IVA e IVA BASE/2025: novità e istruzioni per la compilazione e trasmissione

Con il Provvedimento n. 9491 del 15 gennaio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha approvato in via definitiva i modelli di dichiarazione annuale IVA/2025 e IVA BASE/2025, riferiti al periodo d’imposta 2024. Questi strumenti, corredati delle relative istruzioni, sono stati predisposti per consentire ai contribuenti di adempiere correttamente agli obblighi dichiarativi in materia di imposta sul valore aggiunto (IVA), conformandosi alle novità legislative introdotte nel 2024.

Di pari data l'altro provvedimento, firmato dal nuovo direttore delle Entrate, Vincenzo Carbone, che approva in versione definitiva il Modello CU/2025.

Il modello IVA/2025 è stato strutturato per rispecchiare le modifiche normative e garantire un allineamento con la legislazione vigente, semplificando al contempo la compilazione. Contestualmente, il modello IVA BASE/2025, in versione semplificata, è stato pensato per i contribuenti che nel corso dell’anno 2024 hanno operato secondo le regole generali dell’IVA e non hanno effettuato operazioni complesse, come quelle con l’estero o straordinarie.

Tra le principali innovazioni si segnalano:

  • l’aggiornamento del quadro VM per i versamenti relativi alle immatricolazioni di veicoli da San Marino e Vaticano;
  • l’introduzione di nuove sezioni nei quadri VO e VW per il regime forfettario dedicato a volontariato e giovani agricoltori;
  • l’aggiunta di campi specifici per la gestione delle eccedenze di credito IVA nei gruppi.

Esaminiamo la struttura dei due modelli IVA, le tempistiche e le modalità di trasmissione, prima di approfondire le modifiche ai singoli quadri, pensate per rendere più flessibile e coerente la gestione delle dichiarazioni, con attenzione alle esigenze dei contribuenti.

Struttura e compilazione dei Modelli IVA/2025 e IVA BASE/2025

I modelli IVA/2025 e IVA BASE/2025 si compongono di una struttura articolata per consentire la corretta dichiarazione dei dati relativi all’imposta sul valore aggiunto per l’anno d’imposta 2024. Entrambi includono un frontespizio, contenente anche l’informativa sul trattamento dei dati personali, e una serie di quadri specifici per la compilazione.

Il modello IVA/2025, destinato ai contribuenti con esigenze dichiarative più complesse, comprende una gamma completa di quadri (VA, VC, VD, VE, VF, VJ, VH, VM, VK, VN, VL, VP, VQ, VT, VX, VO, VG, VS, VV, VW, VY, VZ). Questi permettono di gestire situazioni come operazioni internazionali, liquidazioni periodiche, e crediti IVA di gruppo.

Il modello IVA BASE/2025, invece, rappresenta una versione semplificata, riservata ai contribuenti che hanno operato secondo il regime IVA generale e non hanno svolto operazioni con l’estero o partecipato a trasformazioni straordinarie. Include i quadri essenziali (VA, VE, VF, VJ, VH, VL, VP, VX, VT), garantendo semplicità e snellezza nella compilazione.

In entrambi i modelli, gli importi devono essere indicati in unità di euro, con arrotondamento per eccesso o per difetto in base alla frazione decimale (rispettivamente superiore o inferiore a 50 centesimi).

I modelli e le relative istruzioni sono disponibili in formato elettronico sul sito dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it). Possono essere scaricati anche da altri siti, a condizione che rispettino le specifiche tecniche e indichino l’origine del download e gli estremi del provvedimento.

Modalità di trasmissione

La dichiarazione IVA relativa all’anno d’imposta 2024 deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica, direttamente dal contribuente oppure tramite intermediari abilitati, come commercialisti, consulenti fiscali o CAF. Gli intermediari sono obbligati a fornire al contribuente una copia conforme della dichiarazione trasmessa, garantendo trasparenza e correttezza nella gestione dei dati.

Il termine per la presentazione è compreso tra il 1° febbraio e il 30 aprile 2025. Sebbene la normativa non stabilisca una scadenza specifica per la consegna della documentazione agli intermediari, questi ultimi devono comunque assicurarsi che la dichiarazione venga trasmessa entro la data ultima prevista.

NOTA BENE: I contribuenti che intendono comunicare i dati contabili delle liquidazioni periodiche del quarto trimestre 2024 nel quadro VP devono inviare la dichiarazione entro il 28 febbraio 2025. Per tutti gli altri casi, la scadenza finale rimane il 30 aprile 2025.

Per quanto riguarda le dichiarazioni trasmesse in ritardo:

  • quelle inviate entro 90 giorni dalla scadenza sono considerate valide, sebbene soggette alle sanzioni previste dalla legge;
  • dichiarazioni presentate con un ritardo superiore a 90 giorni sono considerate omesse, ma possono costituire titolo per la riscossione dell’imposta eventualmente dovuta.

Tutto ciò consente ai contribuenti di avere un margine sulle tempistiche di trasmissione per evitare errori o inadempienze.

Soggetti obbligati ed esonerati alla presentazione del Modello IVA/2025

Sono obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale IVA tutti i titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arti o professioni. L’obbligo si estende anche a soggetti particolari, come curatori fallimentari, eredi, società coinvolte in fusioni o scissioni.

Sono invece esonerati:

  1. contribuenti che effettuano esclusivamente operazioni esenti, salvo casi di operazioni imponibili, intracomunitarie o acquisti con inversione contabile;
  2. contribuenti in regime forfetario o agevolato;
  3. produttori agricoli esonerati con requisiti specifici;
  4. esercenti attività di intrattenimento che non hanno optato per il regime IVA ordinario;
  5. imprese senza attività operative che hanno affittato l’unica impresa senza altre attività;
  6. soggetti con operazioni non imponibili (ossia non soggette a IVA o senza obbligo di pagamento);
  7. raccoglitori occasionali di prodotti selvatici o piante spontanee con un volume d’affari limitato;
  8. organizzazioni di volontariato, ossia associazioni che hanno optato per regimi fiscali semplificati.

NOTA BENE: L’esonero si applica solo se non vi sono state operazioni imponibili o altre situazioni che richiedano la dichiarazione. I contribuenti devono verificare attentamente la loro posizione fiscale per evitare errori.

Modifiche ai quadri del modello IVA 2025

Le principali modifiche che sono state apportate ai quadri del modello IVA/2025, sono state introdotte per adeguarli alle recenti disposizioni normative. Vediamo le più rilevanti.

Quadro VM: “Versamenti auto F24 elementi identificativi”

Il quadro VM del modello IVA/2025 è stato significativamente aggiornato, a partire dalla sua denominazione, che passa da “Versamenti immatricolazione auto UE” a “Versamenti auto F24 elementi identificativi”. Questo cambiamento riflette l’ampliamento del regime di versamento IVA, che ora include non solo i veicoli acquistati all’interno dell’Unione Europea ma anche quelli introdotti in Italia dalla Repubblica di San Marino e dallo Stato della Città del Vaticano. A partire dal 2024, l’obbligo di utilizzare il modello F24 ELIDE per il versamento dell’IVA si estende, quindi, a tutte le operazioni di immatricolazione e voltura di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, sia nuovi che usati, provenienti da questi territori. Oltre alla modifica del nome, la nuova dicitura è stata recepita nei righi VK34, VL29, VP10 e VW29, garantendo uniformità e chiarezza nell’intero modello. Questi aggiornamenti mirano a semplificare la gestione dei versamenti e a rendere più trasparente il monitoraggio delle operazioni di immatricolazione di veicoli provenienti da Paesi esteri.

Modifiche al Quadro VO: nuove opzioni per volontariato e giovani agricoltori

Il quadro VO del modello IVA/2025 è stato aggiornato per includere nuove opzioni relative a regimi fiscali agevolati, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di specifiche categorie di contribuenti. Nella sezione 1, è stato introdotto il rigo VO18, dedicato alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale che decidono di adottare il regime forfetario. Questa opzione è disponibile per enti che hanno registrato ricavi annuali non superiori a 65.000 euro e consente loro di semplificare la gestione fiscale.

Nella sezione 2, il nuovo rigo VO27 è riservato alle imprese giovanili attive nel settore agricolo che optano per il regime fiscale agevolato previsto dalla Legge n. 36/2024. Tale regime offre vantaggi specifici per i primi cinque periodi d’imposta, a partire dall’anno di inizio attività, e mira a incentivare l’imprenditoria giovanile in ambito agricolo.

Questi aggiornamenti al quadro VO rappresentano un passo significativo verso l’ampliamento delle opzioni dichiarative, favorendo la semplificazione fiscale e promuovendo l’accesso a regimi agevolati per settori e categorie di contribuenti con esigenze specifiche.

Quadro VW: gestione delle eccedenze di credito nell'IVA di gruppo

Il quadro VW del modello IVA/2025 è stato aggiornato con l’aggiunta del campo 2 nel rigo VW26, una novità significativa per la gestione dell’IVA di gruppo. Questo campo permette di indicare le eccedenze di credito trasferite alla società controllante da società del gruppo che, in seguito alle modifiche normative, non rientrano più nella disciplina delle società di comodo.

L’aggiornamento mira a offrire maggiore flessibilità nella gestione del credito IVA, agevolando la redistribuzione delle eccedenze all’interno dei gruppi societari. Questa modifica, progettata per allinearsi alle recenti revisioni legislative, semplifica e ottimizza la dichiarazione dell’IVA di gruppo, garantendo al tempo stesso il rispetto delle normative fiscali vigenti.

Quadro VP: Liquidazioni periodiche

Il quadro VP del modello IVA/2025, dedicato alle liquidazioni periodiche, ha subito un aggiornamento significativo con la modifica al rigo VP7, che ora riflette la nuova soglia minima di versamento, fissata a 100 euro. Questo adeguamento, introdotto dall’art. 9 del DLgs n. 1/2024, mira a semplificare gli adempimenti per i contribuenti, evitando la necessità di effettuare versamenti di importi minimi che possono risultare onerosi da gestire rispetto al valore effettivo. La modifica del rigo VP7 evidenzia la continua attenzione del legislatore alla razionalizzazione delle procedure fiscali, riducendo gli oneri amministrativi per i contribuenti e allineando le soglie di pagamento a criteri di maggiore efficienza e praticità.

Disciplina delle società di comodo: ferme le limitazioni sul credito IVA

La disciplina delle società di comodo, regolata dall’articolo 30 della Legge n. 724/1994, continua a prevedere la perdita definitiva del credito IVA per le società che, per tre anni consecutivi, non rispettano i parametri richiesti, ossia non effettuano operazioni rilevanti ai fini IVA per un importo almeno pari ai ricavi minimi presunti. Nonostante le recenti sentenze della Corte di Giustizia UE e della Cassazione nel 2024, che hanno contestato questa normativa, ritenendola in contrasto con i principi europei, il modello IVA/2025 mantiene tale previsione.

Il rigo VA15 del modello include ancora il codice “4” per identificare le società rientranti nella disciplina delle società di comodo. Per queste società, il credito IVA annuale non può essere riportato né utilizzato, determinando una perdita automatica del diritto alla detrazione. Le istruzioni del modello ribadiscono inoltre che, in presenza di tale codice, l’importo evidenziato come IVA a credito non è ripartibile nei righi successivi, mantenendo così le restrizioni già applicate in passato.

Nonostante le pronunce delle corti abbiano evidenziato l’illegittimità di queste penalizzazioni, il modello IVA/2025 non ha ancora recepito le modifiche necessarie per adeguarsi al quadro normativo europeo, confermando un trattamento che limita significativamente i diritti dei contribuenti in questa categoria.

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