Mod. 730/2022 con rimborso: elementi di incoerenza per i controlli preventivi del Fisco
Pubblicato il 31 maggio 2022
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Approvati i criteri per individuare gli elementi di incoerenza da utilizzare per effettuare i controlli delle dichiarazioni dei redditi modello 730/2022 con esito a rimborso.
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha firmato, il 30 maggio 2022, il provvedimento con il quale vengono individuati i criteri per individuare gli elementi di incoerenza che il Fisco userà per effettuare i controlli preventivi sui modelli 730/2022, relativi al periodo d’imposta 2021, con esito a rimborso, che sono presentati dai contribuenti (direttamente o tramite sostituto d'imposta), con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata.
Dichiarazione redditi Modello 730/2022, controlli preventivi
È stato l’articolo 5, comma 3-bis, del Dlgs n. 175 del 21 novembre 2014, introdotto dalla Legge di stabilità per il 2016, a prevedere che nel caso di presentazione della dichiarazione modello 730, direttamente, o tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale, con modifiche rispetto alla precompilata, che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta e che presentano elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati con provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate, o determinano un rimborso superiore a 4mila euro, l’Agenzia può effettuare controlli preventivi, in via automatizzata o con verifica della documentazione giustificativa, entro 4 mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, o dalla data della trasmissione, se questa è successiva a questo termine.
Il rimborso che risulta spettante al termine delle operazioni di controllo preventivo è erogato dalle Entrate non oltre il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, o dalla data della trasmissione, se questa è successiva a questo termine. Restano fermi i controlli previsti in materia di imposte sui redditi.
Modelli 730 a rimborso, quando scattano i controlli
Con il provvedimento del 30 maggio 2022, l’Agenzia delle Entrate conferma sostanzialmente i criteri che erano stati individuati negli anni passati, finalizzati ai controlli preventivi da parte degli uffici fiscali sulle dichiarazioni con esito a rimborso.
Ancora una volta, infatti, non vengono individuati parametri puntuali oppure importi al di sopra dei quali può scattare il blocco; l’Amministrazione finanziaria indica delle linee guida che potrebbero far avviare le verifiche.
Si legge, infatti, che gli elementi di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi modello 730/2022 con esito a rimborso, presentate dai contribuenti con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, che potrebbero far scattare i controlli sono individuati:
- nello scostamento per importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente;
- nella presenza di altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle certificazioni uniche;
- nella presenza di situazioni di rischio individuate in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti.
Avvisa il provvedimento agenziale che i controlli preventivi possono trovare applicazione anche con riferimento alle dichiarazioni presentate ai Caf o ai professionisti abilitati.
Modello 730/2022, possibilità di modifiche e invio
Le indicazioni dell’Agenzia arrivano in concomitanza con l’avvio della fase operativa della stagione dichiarativa 2022.
Infatti, dopo la fase di consultazione, dal 31 maggio 2022 è possibile modificare, integrare e inviare la dichiarazione precompilata.
A partire da oggi, dunque, i cittadini possono inviare - con o senza modifiche - la dichiarazione precompilata modello 730/2022, che l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile, in una sezione riservata del sito, già dallo scorso 23 maggio.
Quest’anno c’è una novità: l’invio può essere effettuato, oltre che dai contribuenti o dai loro delegati (innanzitutto CAF/professionisti), anche incaricando un familiare o un'altra persona di fiducia.
Prima di inviare è bene controllare il risultato contabile della dichiarazione e, cioè, se risulta un debito o un credito d’imposta.
I contribuenti che chiudono a credito fanno bene a presentare il 730 prima del 30 settembre, per avere il rimborso in tempi brevi.
Da ricordare che la stagione dichiarativa si chiude il 30 settembre per chi presenta il 730 e il 30 novembre per chi invece utilizza l'applicazione Redditi web.
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