Manovra. Bonus Tv anche per il 2022, bollette a rate e aiuti per il turismo

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Manovra. Bonus Tv anche per il 2022, bollette a rate e aiuti per il turismo

Il maxi emendamento del Governo Draghi alla Manovra finanziaria per il prossimo anno, che comprende tutte le proposte di modifica al Ddl di Bilancio 2022, è stato presentato in Commissione bilancio del Sentato; in esso, oltre al taglio dell’Irpef e dell’Irap per il prossimo anno, anche una serie di misure per i settori più colpiti dalla pandemia, per le famiglie e i pensionati.

Caro bollette, al via la rateizzazione

L’Esecutivo, al fine di annullare le aliquote relative agli oneri generali di sistema per le utenze elettriche e per il settore del gas, ha stanziato più di 2,2 miliardi di euro, che saranno trasferiti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali entro il prossimo 28 febbraio.

Con tale intervento, si mira a contenere, almeno per il primo trimestre del prossimo anno, gli aumenti del costo di luce e gas che, spinti dall’inflazione, “hanno raggiunto livelli senza precedenti".

I beneficiari della norma saranno sia le famiglie (circa 29 milioni) sia le piccole aziende, come negozi e attività artigianali, che hanno una fornitura di elettricità non superiore a 16,5 kW.

In caso di famiglie e piccole aziende in difficoltà nel pagamento delle bollette di luce e gas relative al primo trimestre 2022, quindi, si potrà concordare con l’azienda fornitrice un piano di rateizzazione, che permetta di dividere gli importi in 10 rate, pagabili in 10 mesi.

Si vogliono così raggiungere fasce più ampie di quelle coperte attraverso i bonus elettricità e gas, ma senza incorrere in automatismi.

In pratica, se una famiglia risulterà inadempiente nel pagamento di una fattura energetica emessa tra il 1° gennaio e il 30 aprile del 2022, il venditore, nella prima comunicazione del sollecito, dovrà offrire il piano di rateizzazione in 10 mesi senza interessi secondo le indicazioni oggetto della delibera dell’Arera. Per compensare i venditori, ci sarà poi un meccanismo di anticipo, anche questo definito dall’Authority per l’energia, le reti e l’ambiente.

L’emendamento dettaglia così le misure previste:

  • 1,8 miliardi di euro verranno utilizzati per azzerare gli oneri di sistema per le utenze elettriche di famiglie e microimprese;

  • 480 milioni saranno stanziati per annullare gli oneri relativi alla bolletta del gas per tutte le utenze, domestiche e non;

  • a settembre ci sarà la riduzione dell’Iva al 5% sia per gli usi civili che industriali con una perdita di gettito stimata in 608 milioni;

  • infine, 912 milioni saranno utilizzati per potenziare il bonus sociale (lo sconto in bolletta per le famiglie economicamente svantaggiate o in gravi condizioni di salute) in modo da compensare i nuovi incrementi in arrivo.

Bonus tv-decoder, previsto un mini rifinanziamento

68 milioni di euro per il 2022, circa un terzo della richiesta iniziale del MiSE al Tesoro, faranno parte dell’incentivo all’acquisto di televisori e decoder compatibili con il nuovo standard della Tv digitale terrestre Dvb-T2, che sarà operativo dal 2022.

Si potrà ricevere un Bonus rottamazione TV, pari ad uno sconto del 20% sull’acquisto del nuovo apparecchio, fino a un massimo di 100 euro, nel caso si voglia acquistare una nuova televisione rottamando quella vecchia, che deve però essere stata acquistata prima del 22 dicembre 2018.

Nel caso non si avesse un televisore così vecchio si può richiedere il Bonus TV senza rottamazione: un incentivo, di importo massimo pari a 30 euro, da spendere fino a fine 2022, per soggetti o famiglie con Isee fino e non oltre a 20 mila euro: se il prodotto costa meno di 30 euro lo sconto sarà più basso, per un importo pari al prezzo intero del nuovo apparecchio.

Ma, oltre al maggiore stanziamento di risorse, la novità più importante è rappresentata dalla consegna direttamente a casa del nuovo decoder per gli anziani con più di 70 anni.

Grazie, infatti, ad un accordo tra MiSE e Poste Italiane, gli over 70 con assegno pensionistico sotto i 20 mila euro annui potranno ricevere l’apparecchio direttamente a domicilio, dal costo massimo di 30 euro.

Turismo, un Fondo ad hoc presso il MiSE

Il maxi emendamento prevede un fondo istituito presso il Ministero dello Sviluppo economico per sostenere "gli operatori economici del settore del turismo, dello spettacolo e dell'automobile, gravemente colpiti dall'emergenza Covid".

Si tratta di 150 milioni per il 2022.

Entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della Manovra i ministeri dello Sviluppo, della Cultura, del Turismo e dell'Economia definiscono le modalità di assegnazione e le procedure di erogazione delle risorse "nel rispetto delle norme Ue sugli aiuti di Stato" legati all'emergenza Covid.

Covid, 50milioni per l’emergenza sanitaria

Vengono stanziati 50 milioni da destinare al commissario straordinario all'emergenza Covid per il 2022.

Secondo la relazione tecnica della misura, le risorse sono destinate "a provvedere, in particolare, agli oneri dei servizi logistici inerenti la fase emergenziale in corso".

L'emendamento del Governo abroga anche l'articolo della Manovra che stanziava 1,85 miliardi per i vaccini, dal momento che la somma è stata anticipata al 2021 con il decreto fiscale bis approvato in Cdm.

Aiuti anche per chi ha avuto danni dagli incendi

Da una norma contenuta nell'emendamento del Governo alla Manovra arrivano 40 milioni nel 2022 per ristorare chi ha subito danni dagli incendi che hanno colpito la Calabria, il Molise, la Sardegna e la Sicilia quest'estate.

Delocalizzazioni, le sanzioni possono raddoppiare

Infine, il decreto Anti-delocalizzazioni diventa un emendamento alla Manovra dopo quattro mesi di stallo.

Introdotta, quindi, una norma anti delocalizzazioni delle imprese che prevede una sanzione pari al doppio del contributo di licenziamento se l'azienda non presenta in tempo il piano per la delocalizzazione o se manca la programmazione per la gestione degli eventuali esuberi.

Se non viene sottoscritto prima un accordo sindacale, il contributo per i licenziamenti collettivi viene aumentato del 50%. Il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti si dice "soddisfatto", parla di una "soluzione ragionevole" che "non penalizza le imprese e tutela i lavoratori".

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