Manovra 2025: Giorgetti difende le misure su crescita, bonus edilizi e criptovalute

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Nell’audizione di fronte alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha difeso la Manovra finanziaria per il 2025, esprimendo fiducia nelle prospettive di crescita economica e ventilando la possibilità di revisioni al rialzo delle stime del PIL 2024. Il Ministro ha giustificato i tagli di 4,55 miliardi ai fondi per l’automotive, precisando che non intaccano gli aiuti per la riconversione industriale, ma colpiscono incentivi per la rottamazione e l’acquisto di veicoli elettrici importati, soprattutto da Cina e altri Paesi esteri.

Giorgetti ha mostrato apertura verso possibili modifiche parlamentari alla manovra, pur specificando che queste non potranno alterare i saldi finali, ma solo rivedere alcuni interventi, come la tassazione sulle criptovalute, il turnover nella pubblica amministrazione, e le norme per i beneficiari di fondi pubblici.

Controlli MEF nelle società private

Tra gli aspetti più contestati c’è l’articolo 112 della legge di bilancio, che prevede la presenza di revisori del Ministero dell’Economia nei collegi delle società private che ricevono contributi pubblici superiori a 100 mila euro, non è definitivo. Tuttavia, il principio che chi riceve fondi pubblici debba rispondere del loro utilizzo è irrinunciabile per Giorgetti. Egli ha dichiarato di essere aperto a proposte alternative, purché il principio di responsabilità nell’uso dei contributi sia rispettato. Una possibile soluzione in discussione sarebbe quella di affidare ai sindaci già presenti nelle società il compito di rendicontare l’uso delle risorse pubbliche, evitando così l'invio di revisori ministeriali.

Tassazione dei bitcoin

Un altro tema dibattuto è l’aliquota del 42% sulle plusvalenze da criptovalute. Giorgetti apre alla possibilità di rivedere l’aliquota sulle criptovalute, fissata dalla legge di bilancio al 42% (attualmente al 26%) per chi le detiene a fini d'investimento. "Sono favorevole a considerare forme di tassazione diverse in base alla durata della detenzione nel portafoglio," ha spiegato Giorgetti. "La speculazione dovrebbe essere tassata di più, mentre l’investimento di lungo termine dovrebbe essere incentivato

Bonus edilizi

In audizione, Giorgetti ha spiegato l’approccio del Governo ai bonus edilizi nella Manovra 2025, confermando il processo di riordino già avviato per ridurre i costi. Ha annunciato che la detrazione standard del 36% salirà al 50% per le abitazioni principali, mentre rimarrà al 36% per le seconde case. Anche il Superbonus subirà una riduzione simile: 50% per le abitazioni principali e 36% per le seconde case nel 2025. Nel 2026 e 2027, le detrazioni scenderanno rispettivamente al 36% e al 30%.

Inoltre, Giorgetti ha evidenziato la possibilità di usufruire delle detrazioni per le spese sostenute nel 2023 su un periodo di 10 anni anziché quattro. Ha poi ribadito l’importanza di distinguere tra prima e seconda casa, pur restando aperto a discussioni sulle percentuali, nel rispetto delle disponibilità di bilancio. Sul canone Rai, nonostante le divisioni all’interno della maggioranza, non si è espresso.

Pensioni

Per quanto riguarda le pensioni, Giorgetti ha sottolineato che non ci sono stati tagli, ma anzi è stata effettuata una rivalutazione completa per le pensioni fino a 5 volte il minimo (rispetto a 4 in precedenza) e potenziato il bonus Maroni. Ha spiegato che, in alcuni settori, è ormai difficile trovare risorse qualificate e che, nel pubblico e nel privato, è utile incentivare chi raggiunge l’età pensionabile a considerare la possibilità di continuare volontariamente a lavorare. Questo approccio, secondo Giorgetti, rappresenta una gestione del personale più “intelligente.”

Di seguito i punti chiave esposti dal Ministro dell’Economia Giorgetti nel corso dell’audizione nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del disegno di legge di bilancio per il triennio 2025-2027 (A.C. 2112-bis).

 

Punti chiave dell’audizione del ministro Giorgetti (7 novembre 2024)	Descrizione
1. Sostegno ai redditi bassi e riduzione della pressione fiscale	La manovra sostiene i redditi medio-bassi, rendendo permanenti la riduzione del cuneo fiscale e la riforma delle aliquote IRPEF, per stimolare i consumi.
2. Occupazione e contratti del settore pubblico	Risorse stanziate per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, con un aumento salariale fino al 2030. Un fondo da 9,1 miliardi incentiva l’occupazione nelle aree svantaggiate.
3. Politiche di sostegno per la famiglia	Introduzione di un contributo di 1.000 euro per ogni figlio nato in famiglie con ISEE fino a 40.000 euro, miglioramento dei congedi parentali, e potenziamento del bonus asili nido.
4. Sanità e investimenti pubblici	Incremento dei finanziamenti per il Servizio Sanitario Nazionale in linea con l'inflazione; previsti investimenti aggiuntivi in infrastrutture, difesa e fondi per la ricostruzione.
5. Politiche fiscali e ambientali	Riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi; incentivi per la transizione a veicoli elettrici o ibridi. La tassazione su criptovalute sale al 42%, e la web tax viene riformulata.
6. Previdenza	Introduzione di agevolazioni per trattenere al lavoro chi è prossimo al pensionamento; confermate le uscite anticipate per il 2025 e rivalutazione delle pensioni minime.
7. Investimenti e crescita	Si incentivano investimenti nel Sud e nelle Zone Economiche Speciali; misure per sostenere la produttività, facilitare la quotazione delle PMI, e stimolare il turismo.
8. Coperture e razionalizzazioni	Riduzione della spesa nei Ministeri e altri enti per finanziare le misure della manovra, con l’obiettivo di migliorare il deficit pubblico.
9. Sfide sistemiche	La manovra affronta le trasformazioni globali, come la digitalizzazione e la ristrutturazione delle catene di valore, sostenendo una politica finanziaria per gestire l’incertezza globale.