L'opposizione ad ipoteca rende valida la comunicazione del Fisco

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Con la sentenza n. 7051, del 9 maggio 2012, la Corte di Cassazione chiarisce che il proporre opposizione all'iscrizione di un'ipoteca dimostra che il contribuente ne è venuto a conoscenza, confermando quindi la validità della comunicazione effettuata dal Fisco, anche se avvenuta con posta prioritaria e non con raccomandata.

In caso di opposizione, poi, spetta al ricorrente provare la tempestività dell'atto, fornendo la prova del momento in cui è stata acquisita la conoscenza della cartella esattoriale, al fine di non rendere nulla la prescrizione di perentorietà del termine previsto dall'art. 617 del codice di procedura civile, non essendo sufficiente comunicare soltanto l'esser venuti a conoscenza dell'atto “eventualmente anche per propria iniziativa”.

Viene così respinto il ricorso di un contribuente che chiedeva l'annullamento di un'iscrizione ipotecaria per il mancato pagamento di cartelle esattoriali presentato per omessa notificazione delle cartelle.
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