Liti tributarie, prova testimoniale scritta tra le proposte di riforma
Pubblicato il 22 ottobre 2021
In questo articolo:
Condividi l'articolo:
Ampliamento del contraddittorio e del ricorso all’autotutela, miglioramento dell’offerta complessiva di giustizia, con correttivi agli strumenti deflattivi del contenzioso come la conciliazione giudiziale, misure per colmare il deficit di informazione sulla giurisprudenza dei giudici tributari.
E ancora, rafforzamento della specializzazione dei giudici tributari e consolidamento della loro indipendenza, miglioramento delle difese processuali degli interessi in gioco e dell’offerta di giustizia all’interno del giudizio in Cassazione.
Sono queste le linee di azione che la Commissione interministeriale istituita da Ministero della Giustizia e Ministero dell’Economia e delle Finanze, presieduta dal professor Giacinto della Cananea, propone alle istituzioni politiche ai fini della riforma della giustizia tributaria.
La relazione finale dei lavori della Commissione - che raccoglie le proposte elaborate ai fini della revisione del processo fiscale, dopo aver illustrato lo stato attuale della giustizia tributaria e i possibili correttivi - è stata pubblicata ieri, 21 ottobre 2021, sul sito del ministero della Giustizia.
Proposte di riforma: prova testimoniale scritta, specializzazione dei giudici tributari
Tra le proposte formulate, quella di ammettere la prova testimoniale scritta almeno in tutti i casi in cui non sia altrimenti possibile, per la parte, esercitare pienamente il diritto di difesa e di prova.
Si tratterebbe di una soluzione compatibile con il carattere dispositivo del processo tributario, in grado di colmare le lacune rilevate da dottrina e, in parte, anche dalla giurisprudenza della Cassazione in relazione al pieno esercizio del diritto di difesa nell’ambito del processo tributario ed evitare, contestualmente, l’abuso dell’istituto testimoniale.
Per quel che riguarda la proposta di rafforzamento della specializzazione dei giudici tributari - intervento rispetto al quale, si rammenta, la Commissione ha prospettato due possibili ipotesi - si segnala la risoluzione votata, da ultimo, dalle commissioni Finanze di Camera e Senato, con cui è stato auspicato l’affidamento delle controversie a un giudice speciale tributario a tempo pieno, assunto previo concorso pubblico, valutando comunque l’opportunità di una riserva di posti in favore dei giudici tributari attualmente impegnati presso le commissioni tributarie.
Iniziativa, questa, che ha fatto entrare in stato di agitazione l’Associazione dei magistrati tributari - AMT, tanto da aver annunciato l’adozione di tutte le misure necessarie a tutelare l’attuale status dei giudici tributari in servizio, ivi inclusa l’eventuale adozione dell’astensione dalle udienze.
Ricevi GRATIS la nostra newsletter
Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.
Richiedila subitoCondividi l'articolo: