Manovra finanziaria 2023 in CDM. Cosa aspettarsi
Pubblicato il 21 novembre 2022
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La premier Meloni e il ministro dell’Economia Giorgetti hanno presentato ai capigruppo di maggioranza i contenuti della prossima legge di bilancio 2023: sarà un testo in formato rigido da cui non ci si potrà scostare.
In calendario il 21 novembre alle ore 20.30 la riunione dei Ministri per la presentazione del Ddl.
Dei 30 miliardi di euro sul tavolo, una buona parte andrà alle misure per il caro energia, leit motiv di questa seconda parte dell’anno. Per il taglio al cuneo fiscale non ci saranno interventi rilevanti: ai dipendenti andrà lo sconto ricevuto nel 2022, ossia il 2% (solo per redditi annui inferiori a 35.000 euro), mentre 1 punto in più andrà ai datori di lavoro.
Come annunciato, dal 1° gennaio 2023 il limite all'uso del contante sarà portato da 2.000 a 5.000 euro.
Caro bollette
Nello specifico, circa 21 miliardi di euro andranno a beneficio delle misure per contrastare gli aumenti di luce, gas, carburanti.
Prevista anche una revisione della tassa sugli extraprofitti: l’attuale aliquota del 25% potrebbe essere elevata ad almeno il 33%, come disposto dal Regolamento dell’Unione Europea.
In ballo anche la modifica della base imponibile: la tassazione dovuta verrà calcolata non più sul differenziale tra i saldi Iva, ma sugli utili.
Pensioni, Quota 103
Probabile che la LdB 2023 consenta di accedere alla pensione anticipata con 62 anni d’età e 41 di contribuzione - Quota 103. La data di attivazione è incerta: o dal 1° gennaio del nuovo anno o dal 1° aprile, a seconda delle possibilità delle risorse finanziarie ad inizio anno.
Famiglie
Dal Ministero della Famiglia arriva la proposta di portare da 100 a 200 euro la maggiorazione dell'assegno unico per i nuclei con 4 o più figli e di garantire 100 euro in più per i figli gemelli fino al terzo anno di età.
Ancora, se vi saranno i necessari fondi, si vorrebbe rendere strutturale il finanziamento dei centri estivi, rifinanziare i centri anti-violenza e case rifugio.
Flat tax
Il dibattito è ancora in corso ma sembra certo che il forfetario sarà accessibile alle partite Iva con soglia fino 85mila euro anziché 65mila. Probabile l'inserimento, però, di una disposizione antielusiva che, in caso di sforamento degli 85mila nel corso del 2023, porterebbe a dismettere immediatamente l’applicazione del forfait.
Pace fiscale
Al di là di quanto finora trapelato sulla possibilità di una nuova rottamazione, il Governo sembra essere orientato a non proprorre sconti per le cartelle d’importo compreso tra i 1.000 e i 3.000 euro.
Per somme superiori, prevista la possibilità di rottamare il debito fiscale pagando una sanzione aggiuntiva ma ridotta del 5%.
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