La testimonianza scritta nel processo tributario: prime applicazioni
Pubblicato il 27 maggio 2024
In questo articolo:
- Testimonianza scritta nel processo tributario: analisi delle prime sentenze di merito
- La testimonianza scritta: nuovo strumento nel processo tributario
- Giurisprudenza tributaria e testimonianza scritta
- Ammissibilità e necessità della prova ai fini della decisione
- Limitazioni alla testimonianza scritta
- Digitalizzazione
- Modello di testimonianza
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Il Dipartimento della Giustizia Tributaria del ministero dell'Economia e Finanze ha messo a punto un documento intitolato "La testimonianza scritta: prime applicazioni giurisprudenziali".
Testimonianza scritta nel processo tributario: analisi delle prime sentenze di merito
La pubblicazione, datata maggio 2024, è stata resa nota sul sito istituzionale del Dipartimento con comunicato del 14 maggio 2024.
Il documento, parte della collana editoriale “Tax justice DF”, esamina le prime applicazioni giurisprudenziali della testimonianza scritta nel processo tributario.
Sono analizzate, in particolare, le prime sentenze di merito sui presupposti e le modalità di assunzione della prova testimoniale.
La testimonianza scritta, introdotta dalla recente riforma del processo tributario, rappresenta una novità significativa per il contenzioso fiscale.
La testimonianza scritta: nuovo strumento nel processo tributario
Segnatamente, è stata la Legge n. 130/2022, poi modificata dal Decreto legislativo n. 220/2023, ad ammettere l'uso della testimonianza scritta nel processo tributario.
E' stato consentito, ossia, di presentare prove testimoniali in forma scritta, seguendo le procedure dell'art. 257-bis del Codice di procedura civile, adattate al contesto tributario.
La testimonianza scritta nel contenzioso tributario è una dichiarazione fornita per iscritto da un terzo, accettata come prova dal giudice tributario.
Tale modalità mira a garantire un'istruttoria più documentale e strutturata, adeguata alla natura del processo tributario.
Spetta alla Corte di Giustizia Tributaria (CGT) l'ammissione e la valutazione della prova testimoniale scritta.
E' la CGT, in altri termini, che decide se la testimonianza scritta è necessaria ai fini della decisione, valutando la rilevanza e l'adeguatezza delle dichiarazioni presentate dalle parti.
Giurisprudenza tributaria e testimonianza scritta
Le prime applicazioni giurisprudenziali mostrano come i giudici tributari abbiano interpretato e applicato la nuova normativa sulla testimonianza scritta, con sentenze che variano in base alla specificità dei casi trattati.
Ammissibilità e necessità della prova ai fini della decisione
Esempi pratici evidenziano come i giudici tributari abbiano:
- ammesso la testimonianza scritta in casi di operazioni contestate;
- respinto la prova quando ritenuta non necessaria per la decisione.
Ad esempio, in alcuni casi la testimonianza è stata ritenuta non necessaria poiché la documentazione esistente era sufficiente a decidere la controversia.
Altre volte, la testimonianza è stata considerata utile per confermare l'esistenza dei fatti contestati.
Limitazioni alla testimonianza scritta
La testimonianza scritta non può contestare i fatti attestati da pubblici ufficiali nei verbali o atti facenti fede fino a querela di falso.
In questi casi, l'unico strumento utilizzabile è la querela di falso.
Digitalizzazione
Nel documento è altresì rammentato che la recente riforma prevede anche la possibilità di raccogliere la testimonianza scritta tramite modalità digitali, utilizzando la firma digitale del testimone.
Modello di testimonianza
In attesa della pubblicazione del modello specifico per il processo tributario, è utilizzabile il modello previsto dal Codice di procedura civile, con le necessarie modifiche.
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