La semplice querela non porta all’annullamento delle sanzioni fiscali
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 17 luglio 2012
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I giudici della Commissione tributaria regionale del Lazio, con la sentenza n. 89/6/2012, hanno ribaltato la decisione con cui l’organo giudicante in primo grado aveva annullato alcune sanzioni fiscali disposte nei confronti di un contribuente in considerazione della circostanza che lo stesso, tra i motivi di ricorso, aveva assunto che la violazione lui addebitata fosse imputabile unicamente al suo consulente contabile che aveva avuto specifico mandato alla tenuta della contabilità.
Per suffragare detto assunto, era stata allegata al ricorso una querela di truffa nei confronti del consulente medesimo.
Tuttavia, per i giudici regionali tale allegazione non era da ritenere, di per sé, sufficiente ai fini della prova delle giustificazioni asserite dal contribuente. Ed infatti, nella specie, la querela non era supportata dall'esito dell'eventuale giudizio penale instaurato.
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