La Cassazione provvidenziale su socio e società

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L’istituto del litisconsorzio necessario è al centro della sentenza della Cassazione a Sezioni unite n. 14815 del 2008, in merito alla quale viene offerta l’analisi odierna: “Quando si è in presenza di un rapporto plurisoggettivo sul versante passivo, ma sostanzialmente unico, i cui presupposti devono essere ricostruiti attraverso un percorso logico-giuridico unitario, l’accertamento giudiziario non può essere che unico, nei confronti di tutti i soggetti interessati, nell’alveo di un unico inscindibile rapporto processuale”. L’Ufficio, dunque, deve emettere un unico atto sia per l’accertamento del reddito della società sia ai fini delle imposte sui redditi dei soci, ex articolo 40, comma 2, del Dpr 600/73. La giurisprudenza tributaria ha messo in risalto l’esistenza del rapporto di pregiudizialità sostanziale tra la causa della società e quella del socio, subordinando l’esito di quest’ultima all’esito della prima, senza cogliere la sostanziale unicità dell’oggetto. Le diverse esigenze processuali incontrano l’armonizzazione proprio nella riunione dei procedimenti che trova corretta collocazione processuale nell’ambito del litisconsorzio necessario. Con tale istituto si evita la parcellizzazione delle controversie tributarie: è giusto impedire giudicati contrastanti in separati giudizi.
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