Inps, riscatto della laurea ai fini pensionistici
Pubblicato il 11 novembre 2021
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Il riscatto della laurea è un istituto che permette la trasformazione degli anni del corso universitario in anni contributivi.
Lo strumento - avente l’obiettivo di integrare la posizione contributiva del soggetto beneficiario – è previsto esclusivamente per coloro che hanno conseguito il titolo di studio rilasciato dalle Università o da Istituti di livello universitario:
- diplomi universitari che abbiano un corso di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre;
- diplomi di laurea che abbiano corsi di durata non inferiore a quattro anni e non superiore a sei;
- diplomi di specializzazione, conseguiti successivamente alla laurea e al termine di un corso con durata non inferiore a due anni;
- dottorati di ricerca;
- laurea triennale, specialistica e magistrale;
- diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM).
Si rammenta che sono esclusi gli anni fuori corso.
Il riscatto può essere richiesto anche dai soggetti inoccupati ovvero da coloro non iscritti a nessuna forma obbligatoria di previdenza.
Nello specifico, il costo del riscatto cambia in relazione alle norme disciplinanti la liquidazione della pensione.
Il riscatto nel sistema contributivo
L’onere - per gli anni che si trovano nel sistema contributivo - è determinato in base all’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda, alla retribuzione (assoggettata a contribuzione) nei 12 mesi meno remoti, andando a ritroso dal mese di richiesta del riscatto.
Il riscatto di laurea agevolato nel sistema contributivo
Tale istituto è previsto solo per i periodi che si collochino nel sistema contributivo della futura pensione.
Il costo è determinato sul minimale degli artigiani e commercianti nell’anno di presentazione della domanda e in relazione all’aliquota di computo vigente nel medesimo periodo, nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD).
Il riscatto nel sistema retributivo
In questo caso l’onere da versare cambia in base all’età, al periodo da riscattare, al sesso, all’anzianità contributiva totale e alla retribuzione degli ultimi anni.
Presentazione della domanda
Il soggetto interessato può presentare la domanda di riscatto esclusivamente per via telematica, tramite:
- il sito istituzionale www.inps.it accedendo con SPID, CIE o CNS, al seguente percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Portale riscatti – ricongiunzioni”;
- patronati e intermediari dell’Istituto;
- Contact Center multicanale.
L’Inps mette a disposizione un simulatore che permette di avere informazioni personalizzate, l’utilizzo avviene in forma anonima.
La simulazione (attualmente disponibile esclusivamente per gli inoccupati e per chi rientra nel sistema contributivo) consente di conoscere orientativamente il costo del riscatto, la rateizzazione, la decorrenza della pensione e il beneficio pensionistico calcolato conseguente al versamento dell’onere.
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