Infortunio in itinere: tutela contro tutti i rischi durante il percorso casa-lavoro

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Con comunicato del 10 aprile 2014, l’INAIL ha fatto sapere di aver riconosciuto l’infortunio in itinere ad una donna che durante il tragitto lavoro-casa era stata aggredita e stuprata.

Al di là del caso specifico, ciò che emerge dalla notizia divulgata è che – come l’Avv. Generale dell’Istituto ha dichiarato – tale riconoscimento rappresenta una declinazione del principio generale relativo agli infortuni in itinere, disciplinato dall’art. 12, D.Lgs. n. 38/2000, che tutela i lavoratori contro tutti i rischi legati alla strada, durante il percorso dal luogo dell’abitazione a quello di lavoro e viceversa.

Quindi, mentre sono escluse dalle tutele solo le situazioni riconducibili a ipotesi di rischio elettivo – come l’uso non necessario di mezzo privato, le interruzioni e deviazione dal normale tragitto, condotte colpevoli come l’uso di alcolici, ecc. – l’Istituto ha dato il via libera a rischi non connessi alla circolazione di veicoli come il rischio di aggressioni, violenza, rapina, ecc., avvenuti nel tragitto casa-lavoro e viceversa.
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