Immigrazione: nuovi ingressi per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero

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Immigrazione: nuovi ingressi per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero

Aperta una nuova finestra per gli ingressi in Italia di lavoratori stranieri. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 189 del 14 agosto 2023 del D.P.C.M. 19 luglio 2023 sono incrementate le quote di ingresso previste dal D.P.C.M. 29 dicembre 2022, limitatamente ai settori agricolo e turistico-alberghiero.

Lo ha reso noto il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con comunicato stampa del 16 agosto 2023, dando contestualmente notizia dell’emanazione delle relative istruzioni contenute nella circolare congiunta del 10 agosto 2023 n. 4550 dei Ministeri dell’Interno, del Lavoro, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, del Turismo.

Il decreto integrativo in vigore mira a colmare il gap tra le quote rese disponibili dal decreto flussi 2022 (D.P.C.M. 29 dicembre 2022, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n.21 del 26 gennaio 2023), andate peraltro esaurite nel giro di poche ore durante il click day del 27 marzo 2023, e il fabbisogno di manodopera del settore.

NOTA BENE: Secondo i dati ufficiali, le domande per lavoro stagionale presentate sono state oltre 150mila.

Cosa prevede nel dettaglio?

Nuove quote di lavoro stagionale

Il D.P.C.M. 19 luglio 2023, tenuto conto dei fabbisogni evidenziati dal mondo economico e produttivo nazionale relative al lavoro subordinato stagionale, per le esigenze del settore agricolo e del settore turistico-alberghiero, incrementa di ulteriori 40.000 unità le quote di lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero relative a cittadini non comunitari residenti all'estero di cui all'art. 6, comma 1, del decreto flussi 2022.

Pertanto alla quota base di 44.000 unità di ingressi di cittadini non comunitari residenti all'estero ammessi in Italia per l’anno 2022, per motivi di lavoro subordinato stagionale, nei settori agricolo e turistico-alberghiero, si aggiunge ora la nuova quota di 40.000 unità, per un totale di 84.000 unità.


La nuova quota di 40.000 unità dovrà essere ripartita tra le regioni e le province autonome a cura del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

La quota incrementale è considerata a valere sulle domande già presentate al 14 agosto 2023, data di pubblicazione del D.P.C.M. 19 luglio 2023 nella Gazzetta Ufficiale.

ATTENZIONE: A tali quote si dovrebbero poi aggiungere, per il 2023, ulteriori 82.250 in base a quanto previsto dallo schema di programmazione triennale già approvato in via preliminare dal Governo.

Istruttoria delle domande

In base a quanto disposto dal decreto integrativo (articolo 2), i Ministeri dell'interno, del lavoro e delle politiche sociali, dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, del turismo, sentito il Ministero degli  affari  esteri  e  della cooperazione internazionale, hanno dato attuazione alle predette disposizioni con la circolare congiunta del 10 agosto 2023, n. 4550.

La circolare in particolare, in merito all'istruttoria delle domande, fa presente che saranno osservate le stesse regole previste per il decreto flussi 2022.

Trascorsi 30 giorni dal 14 agosto 2023 (data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto integrativo) senza che siano emerse ragioni ostative in base a quanto previsto dall’art. 24 del d.lgs. n. 286/1998, il nulla osta viene rilasciato automaticamente e inviato telematicamente alle Rappresentanze diplomatiche italiane dei Paesi di origine che rilasciano il visto di ingresso entro 20 giorni dalla domanda.

Spettano, in via esclusiva, ai professionisti iscritti nell'albo dei consulenti del lavoro, degli avvocati o dei dottori commercialisti ed esperti contabili (e non più agli Ispettorati del lavoro) le verifiche relative alle condizioni contrattuali e alla capacità economica del datore di lavoro.

A seguito di esito positivo delle stesse, i professionisti rilasciano apposita asseverazione da allegare alla domanda di nulla osta al lavoro.

ATTENZIONE: L’asseverazione non è richiesta nel caso in cui le domande siano state inviate, in nome e per conto dei propri associati, da Organizzazioni di categorie firmatarie dei Protocolli d'Intesa col Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Non è inoltre richiesta, per i lavoratori stagionali, la verifica di indisponibilità di lavoratori già presenti sul territorio nazionale.


Le domande verranno trattate secondo l'ordine cronologico di arrivo, a partire dal clic day del marzo scorso.

Lo stato della trattazione della pratica presso lo Sportello Unico per l'Immigrazione è visualizzabile all'indirizzo https://portaleservizi.dlci.interno.it/ nell'area privata dell'utente

Si fa infine presente che nel settore agricolo rientrano anche le domande di lavoratori extracomunitari stagionali/pluriennali inquadrati come operai florovivaisti e personale addetto all’allevamento di animali.

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