Il debitore in solido può avvalersi del giudicato formato in favore del debitore più solerte
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 09 gennaio 2013
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Per i giudici di Cassazione - sentenza n. 276 depositata l’8 gennaio 2013 – nel caso in cui uno solo dei soggetti condebitori in solido dell’imposta di registro abbia impugnato l’avviso di accertamento relativo a detta imposta, “la definitività di detto accertamento nei confronti del debitore inerte non preclude a quest'ultimo di avvalersi del giudicato riduttivo di quel valore formatosi in favore del debitore più solerte e quindi di impugnare l'avviso di liquidazione dell'imposta che non abbia tenuto conto di tale giudicato, sempre che le ragioni che hanno determinato il giudicato più favorevole non siano personali al condebitore diligente e che l'interessato non abbia provveduto al pagamento dell'imposta, consumando così la facoltà di far valere l'eccezione”.
Sulla base di detto assunto è stato accolto il ricorso presentato dal comproprietario di un immobile avverso un accertamento dell’imposta di registro relativa ad un immobile; l’accertamento, in particolare, è stato dichiarato nullo sulla base della pronuncia disposta dalla Commissione tributaria provinciale nella causa iniziata da altro comproprietario dell'appartamento per ottenere l’annullamento dell'atto impositivo a lui recapitato.
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