I “minimi” al test degli indici

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I contribuenti che hanno le caratteristiche indicate dalla Finanziaria 2008 per aderire al regime dei “minimi”, stanno ancora valutando la convenienza o meno dell’opzione per il meccanismo semplificato di tassazione. A tal proposito, l’agenzia delle Entrate prosegue la sua campagna di sensibilizzazione sull’argomento, inviando lettere informative ai potenziali interessati. Nonostante ciò rimangono irrisolti molti punti critici e alcune difficoltà che i contribuenti stanno incontrando, per le quali non sembrano ci siano spazi per ulteriori interventi legislativi. Per esempio, una misura da adottare sarebbe quella della riduzione dell’acconto per i professionisti, in modo da evitare che questi contribuenti vadano tutti a credito, ma questa misura necessiterebbe di una copertura – non facile da trovare  in questo periodo – e perciò è difficile da attuare. È chiaro, poi, che il regime dei “minimi” sarà di più facile attuazione per chi inizia un’attività o per i professionisti che lavorano per cassa, mentre maggiori difficoltà saranno incontrate dai soggetti già in attività, che devono operare, nella dichiarazione Iva dell’anno 2007, la rettifica della detrazione per i beni ammortizzabili oltre che per i beni e servizi non ceduti o non fruiti alla data del 31 dicembre 2007. Per tali ragioni, il nuovo regime di tassazione è stato da più parti etichettato come “facile ma dal percorso difficile”.  

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