I dati bancari possono dimostrare l’esistenza di un’attività occulta

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I dati risultanti dai conti correnti bancari del contribuente possono essere utilizzati per dimostrare lo svolgimento di un'eventuale attività occulta - quale impresa, arte o professione - ma anche per quantificare il reddito ricavato da tale attività.

In tale contesto, è il contribuente che non fornisca informazioni delle movimentazioni non giustificate sulla base delle sue dichiarazioni a dover provare che le stesse non siano fiscalmente rilevanti.

E’ quanto sottolineato dai giudici di Cassazione nel testo della decisione n. 3263 depositata il 2 marzo 2012.
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